Con il pari in extremis a Terni, D’Angelo ha salvato più di una speranza di non sprofondare. Il tecnico pescarese continua a considerare lontano il traguardo salvezza e così può essere, ma senza gol all’attivo è un problema. Come scrive Il Secolo XIX, da due anni a questa parte manca un attaccante di peso, mai arrivato di fatto nelle ultime sessioni di mercato. Prima come vice Nzola, poi per il dopo attaccante angolano.
Prove per rialzarsi
Contro la Ternana le occasioni non sono mancate, anche se difronte ha svolto una grandissima prova Iannarilli. Qualche passo avanti fa ben sperare, ma qualcosa si dovrà rischiare, perché non si può rincorrere sempre. Ad oggi la proiezione è il play out, poi quello di uscire a testa alta dalla bassa classifica, e sperare in una salvezza che sarebbe davvero un’impresa, per come purtroppo si è messa la stagione. Il ruolino di marcia dice tre giornate da imbattuti con 5 punti conquistati: c’è da reggere l’urto di Cittadella e Modena. Massimiliano Alvini era riuscito, con una vittoria e quattro pareggi tra settembre e ottobre dello scorso anno, ad arrivare a cinque, e mosse la classifica quel poco.
Migliorare nella ripresa
C’è un dato eloquente che riguarda la classifica delle Aquile: se le partite fossero finite al 45′, lo Spezia avrebbe ben 30 punti in classifica, meglio di Reggiana, Modena e Brescia, in una posizione che guarderebbe ai play-off. Fatali, quindi, i secondi tempi: fino al 90′, infatti, i bianchi hanno raccolto solamente 13 punti, facendo peggio di tutti. Con D’Angelo il trend si è un po’ ridimensionato, visto che con l’Ascoli ha vinto sul gong e ha ottenuto i pari con Modena e Ternana agli sgoccioli.