Anche l’edizione odierna di Repubblica oggi in edicola celebra Zoet nel fortino che lo Spezia ha eretto a Modena. È “il simbolo della voglia di sopravvivenza” si legge sul quotidiano, con almeno tre interventi cruciali e la porta alla fine rimasta inviolata: su Gliozzi nel primo tempo e su Oukhadda e Abiuso nel secondo sono arrivate parate difficili e fondamentali. L’olandese è uno degli ultimi reduci della storia recente del club, arrivato con la promozione in A nel 2020, che sembrava destinato alla panchina perpetua prima lasciando il posto a Provedel e poi a Dragowski, mentre ora può diventare qualcosa più di un simbolo.
Svolta
È il portacolori di una squadra profondamente rinnovata nell’animo e nel temperamento, che sa soffrire e resistere con grinta strappando applausi dai tifosi presenti che chiedevano risposte e le hanno avute. Ternana e Ascoli sono agganciate, Feralpisalò e Lecco sono dietro e la differenza a livello psicologico si sente. L’espulsione (ingenua) di Gelashvili ha fatto emergere la voglia di una grande risposta caratteriale, anche se resta il rammarico per come sarebbe andata in superiorità numerica.
LE NOSTRE PAGELLE DEL MATCH
D’ANGELO: “NON AVER PERSO UNA NOTA DI MERITO. SIAMO STATI INTELLIGENTI”
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