«Hanno lo spirito e la forza giusta per salvarsi, e sarebbe un’impresa, visto come si è messa la stagione. Non sarà facile, ma la vedo possibile». Rocco Russo, è lui che racconta degli aquilotti, è stato il direttore generale della storica promozione nel 2005-06, e della successiva salvezza in B, disperata, del 2006-07. La sua corsa sul prato dello stadio Grande Torino, dopo il fischio finale che sanciva il 3-2 dello Spezia sullo Juventus, mandando gli aquilotti allo spareggio con Verona di Ventura, resta memorabile. Russo, vivendo da sempre a Reggio Emilia, era al Mapei Stadium sabato da ex di entrambe, e ha raccontato le sue sensazioni sulla sfida appena svolta ai microfoni de Il Secolo XIX. «Lo Spezia ha mutato pelle, il mercato li ha cambiati ad un certo punto. Hanno un altro spirito e molte motivazioni in più. Non credo sia facile salvarsi in un campionato di serie B storicamente, in questo ancora di più. Ma devo dire che qualcosa si è mosso e questo può portare alla salvezza».
Uno Spezia in ripresa
Sono molti i calciatori che hanno convinto Russo, partendo da Nagy, calato nel finale solo perché aveva corso tantissimo. L’ex Pisa è stato prezioso in mezzo al campo, dando molto equilibrio alla squadra. Poi Falcinelli, ma è tutto l’assieme che funziona diversamente dall’andata. Da sempre difficile e complessa questa cadetteria, cosa che conferma anche l’ex aquilotto: «La B insegna tanto, tutto può succedere. Mai come in questa stagione vedo squadre che, anche nella bassa classifica, se la giocano». «Lo Spezia ha in mano una parte del suo destino», dice Russo, perché deve assolutamente vincere contro Ascoli e Lecco in casa. Se lo fa, metterà sicuramente dietro qualche squadra, guardando con fiducia anche a quello che avviene davanti. «La Reggiana, come il Bari o il Cosenza, devono fare attenzione, perché quelle fino a quota 37 sono coinvolte. Le retrocessioni recenti di Benevento e Spal dimostrano che non puoi fare i conti sulla forza tecnica e sul blasone, conta tanto altro. E l’ultima B, mi sembra una delle più forti e combattute degli ultimi decenni».
Assenza di un bomber
Resta il problema del gol, con Reggiana e Spezia che hanno fatto e faranno molta fatica ad andare a rete. Per Russo allo Spezia manca un attaccante che punti l’area di rigore e la profondità, scontando anche da ultimo l’infortunio di Giuseppe Di Serio. «Falcinelli a me è piaciuto molto, ma resta una seconda punta di appoggio. Pio Esposito è bravo, ma molto molto giovane, forse troppo. Lo Spezia deve ovviare a questo handicap». Purtroppo, secondo Russo, lo Spezia sta pagando l’andata negativa: «Speriamo che riesca a colmare il gap che si è creato tra l’estate e il mercato di riparazione, perché da metà gennaio è tutta un’altra storia».