La stagione del Bari sta prendendo una piega sempre più preoccupante per la piazza biancorossa. I Galletti hanno conquistato la miseria di un punto negli ultimi cinque turni: un trend preoccupante che ha i ridotto i margini sulla zona playout a soli due punti. Un crollo verticale che, scrive la Gazzetta dello Sport, non si può spiegare solo col trauma della mancata Serie A. Vero, anche le scelte di mercato hanno influito – i pugliesi hanno perso Caprile, Folorunsho, Cheddira, Esposito e Antenucci – ma le differenze con la scorsa stagione sono troppe ed evidenti.
Bari in crisi e il calendario non aiuta
L’attacco piange – è il terzultimo del campionato – ma anche la difesa non ride: nel girone di ritorno, tranne in un’occasione, il Bari ha infatti sempre subito almeno un gol. Nel mirino della piazza continua ad esserci la proprietà, invitata a cedere il pacchetto di maggioranza, ma nonostante ciò i numeri del pubblico allo stadio sono buoni. Il Bari di Iachini, prosegue il quotidiano, dovrà necessariamente fare punti nel finale di campionato. Ma il calendario non sarà di grande aiuto: dopo lo scontro diretto di Modena, ci saranno Cremonese e Como. E anche le gare successive, dal Pisa alla trasferta di Cosenza, sono impegni da non sottovalutare per evitare, da parte dei Galletti, di essere risucchiati ancora di più nei bassifondi. Una speranza che nutre invece lo Spezia, che in caso di sconfitta del Bari e di una contemporanea vittoria, aggancerebbe proprio i biancorossi a quota 34 punti.