È stato artefice di una grande rimonta contro l’Ascoli e proprio in vista del delicato match contro i marchigiani, l’ex attaccante aquilotto Marco Sansovini legge per La Nazione quelli che sono gli spunti sulla partita e sul momento della squadra di D’Angelo. L’attaccante, oggi tecnico della Primavera del Pineto, non ha dimenticato i bellissimi momenti allo Spezia e spera un giorno di tornare al Picco per vedere le Aquile, ma intanto a Pasquetta tiferà per i bianchi. “Sarà una partita in cui conterà molto l’aspetto mentale oltre a quello fisico. In gare così è sempre preponderante” spiega.
Magico tris
Sansovini ricorda poi quell’importantissima tripletta del 9 febbraio 2013, 4-3 proprio sull’Ascoli, rimasta nel cuore di molti: “Per tutta la settimana ero stato fuori, avevo fatto solo la rifinitura. Dopo 48′ perdevamo 3-0, poi Antenucci l’ha riaperta con un gol dei suoi e io sono entrato intorno al 60′ realizzando tre gol indimenticabili di cui uno allo scadere, sospinti da un grandissimo pubblico“. Più di dieci anni dopo, ora sarà ancora il Picco a dover fare la differenza: “Non tutti possono giocare in uno stadio così. Se i giocatori in campo si faranno coinvolgere dal calore il vantaggio sarà incredibile. Ai ragazzi dico di non impaurirsi, ma piuttosto di farsi coinvolgere“.
Classifica ardua
Lo Spezia viene da un momento positivo di campionato nonostante una classifica deficitaria e soprattutto una prima parte di stagione terribile. E Sansovini analizza la situazione: “Probabilmente il gruppo non era psicologicamente pronto e si è ritrovato in un tunnel. In squadra ci sono ottimi giocatori che ora hanno preso coscienza della realtà. La salvezza è ancora possibile, ma servirà un filotto di 2-3 vittorie“. La certezza è che lo Spezia ha perso una sola partita delle ultime nove e questo è un essenziale punto fermo da cui ripartire: “Ora lo Spezia è una squadra solida e che ha fiducia – spiega Sansovini – e prima che di calciatori i gruppi sono fatti di persone. E questo può fare la differenza“.
Gol cercasi
Infine, non può mancare un accenno al principale problema del gol per gli aquilotti: “È sicuramente un campanello d’allarme, D’Angelo dovrà lavorare molto su questo e allo stesso tempo fortificando la fase difensiva. Verde oggi è colui che dà la maggiore continuità, mi aspetto altri gol da lui per dare ulteriore ossigeno alla classifica” chiude.