Si è svolta ieri l’assemblea di Lega B, che non ha approvato la proposta di riforma avanzata dalla FIGC. Un’idea già presentata lo scorso 5 marzo in prima istanza, modificandola poi con proposte non ritenute ottimali. Il motivo – scrive La Gazzetta Dello Sport – è da ricercarsi nel fatto che dapprima si era garantito il rispetto degli indici economico-finanziari per le tre leghe professionistiche mentre nella seconda si è chiarito come essi non valessero per la A, che avrebbe avuto condizioni agevolate. Al centro dell’obiezione, il fatto che chi retrocede abbia condizioni troppo differenti rispetto alla massima categoria e corra il rischio di non rientrare nei parametri del campionato. Si attende la risposta della FIGC, mentre il prossimo 28 marzo se ne riparlerà nel Consiglio Federale.
Il comunicato
Assemblea di Lega B in videoconferenza, con tutte le società presenti, convocata alla luce delle proposte di modifica apportate ai criteri economico-finanziari del Piano strategico del sistema calcio, inviato dalla Figc alle componenti l’11 marzo. In particolare, è stato affrontato il tema sotto il profilo dei collegamenti tra Lega A e B in ragione delle società promosse e retrocesse e anche per la corretta applicazione del principio di equa competizione. Dal confronto è scaturita una nota, approvata all’unanimità, che verrà trasmessa in Figc nelle prossime ore. Ribadite, infine, le delibere già adottate sugli altri punti del piano strategico federale nelle precedenti assemblee.