Il difensore dello Spezia Ales Mateju è arrivato a gennaio in casa aquilotta e si è già inserito in punta di piedi negli inamovibili di D’Angelo. Per lui già 810′ in campo, sempre senza mai una sostituzione: è ovviamente quello che fra i nuovi sta giocando di più. Il ceco, in grado di coprire tantissimi ruoli nel campo, è stato protagonista di una bella intervista ai microfoni di Primo Canale, in cui ha espresso il suo pensiero sul momento della squadra e sulla speranza salvezza. Ecco le sue considerazioni.
Le parole di Mateju
Sul ruolo: “Mi manca giusto di fare il portiere (ride n.d.r.). Per me l’importante è giocare sempre, come per la squadra. Non conta tanto il dove, quanto il come e il farlo al servizio della squadra. So di essere arrivato in un momento difficile, ma lo sapevo. E l’obiettivo è più che mai la salvezza. Quando sono arrivato conoscevo già qualcuno, che mi ha facilitato l’inizio. Avevo parlato anche con D’Angelo e spero di rimanere con la salvezza”.
Sul percorso: “Il cammino è lungo e complicato, ma ci crediamo tutti. C’è grandissima attenzione sulle partite in casa che ci attendono: ce la possiamo fare. Contro Ascoli e Lecco saranno importantissime e dobbiamo fare sei preziosi punti con l’aiuto dei nostri tifosi. Proprio il Picco sarà importante, perché i nostri sostenitori si sentono tanto e sono carichi. Questo ci aiuta”.
Sull’addio al Palermo: “Non guardo a questo, non so se ci fosse qualcosa che non andava. I problemi erano altri e non certo la piazza. Ora sono allo Spezia e sono molto contento, penso solo alla salvezza della squadra e sono qui per questo”.
Sulla Nazionale: “Ci penso, ma è più difficile entrarci perché i giocatori sono molto forti e giocano in A e in Bundesliga, quindi anche per me è complicato. Prima viene lo Spezia, poi penseremo anche a fare ancora meglio e alla Repubblica Ceca. Idolo? Nedved troppo facile, ma anche difensori come Grygera e Jankulovski”.
