«Lo Spezia è il primo amore, non si scorda mai, tiferò per i colori bianchi». Non tradisce la sua fede per lo Spezia Massimo Melucci, doppio ex della sfida con 112 presenze con le Aquile e 62 con l’Ascoli. Nella sua intervista a La Nazione ha iniziato parlando dell’importanza del Picco, vera arma in più per la squadra di D’Angelo. L’ex difensore ha iniziato parlando del passato da calciatore vissuto nelle due squadre, sostenendo che a Spezia ha vissuto quattro anni meravigliosi, pur essendo alle prime esperienze da professionista. «Non è una piazza facile per un giovane, ma al tempo stesso capace di trasmettere emozioni incredibili per la passione che la gente ha. Un’esperienza che mi ha formato ed è sempre presente in me: Spezia è il primo amore e non si scorda mai, non sono parole banali, ma sentite». Con l’Ascoli ha esordito in Serie B, quando aveva 28 anni, nel campionato 2007-2008. Due ottimi anni quelli con la squadra marchigiana nella quale vi militava il giovane Bellusci, ora capitano. Secondo Melucci Ascoli e Spezia sono due piazze con grande passione per il calcio e che ambiscono giustamente a giocare in campionato migliori, non limitandosi alla salvezza.
In vista della sfida
Lo Spezia, secondo l’ex, negli ultimi due mesi ha dato segnali di rinnovata compattezza, unitamente a uno spirito e a motivazioni che occorre avere in una categoria come la B, dove non conta quello che hai fatto, ma ciò che sei. L’Ascoli, invece, con il cambio di allenatore, vedrà azzerate tante dinamiche. «È chiaro che lo Spezia giocherà al Picco e potrà contare sull’entusiasmo della gente. Di sicuro è una partita che è preferibile giocare in casa e non fuori». Per Melucci il Picco svolgerà un importante ruolo nella sfida, perché «giocare in quello stadio è sempre un valore aggiunto». Peraltro, la tifoseria, in questo momento, sta vedendo che c’è una rinnovata unità di intenti e quindi è più predisposta ad aiutare. «Le pressioni? I giovani possono avvertirle, ma possono anche avere impulsi di adrenalina pura che solo certi stadi trasmettono». Melucci sostiene l’idea che in entrambe le squadre ci sono giocatori che possono fare la differenza, ma «credo che sarà lo spirito di gruppo ad influire più di tutto. In questa categoria è fondamentale». Melucci ha ottimi ricordi dell’Ascoli, «anche se sono 25 anni che vivo a Spezia e ho sempre tifato maggiormente i colori bianchi rispetto ad altre squadre. Ovviamente spero che entrambe le compagni possano conquistare la salvezza». Secondo lui le distanze per la salvezza in B sono molto ravvicinate. Basterebbe un trend positivo di risultato per ribaltare la situazione. Tra l’altro le Aquile avranno cinque partite in casa e tre fuori e Melucci, avendo vissuto da dentro l’esperienza spezzina, crede che «gli obiettivi si ottengono quando c’è la spinta di tutti. L’entusiasmo porta a raggiungere mete inaspettate».