Lunedì, nelle file dell’Ascoli, ci sarà il 23enne Patrizio Masini, spezzino doc. Ottimo professionista, che per 90’ dovrà mettere da parte le emozioni conseguenti al suo innato senso di appartenenza alla terra del Golfo. A fare un suo ritratto è il professor Pier Giorgio Baudinelli che insegnò educazione motoria a Masini alle scuole medie dei Prati di Vezzano. Questo quanto raccontato ai microfoni de La Nazione:
Lo ricordo come un ragazzo molto volenteroso, positivo, che riusciva con il suo carattere a stabilire ottimi rapporti con gli insegnanti e i compagni. Il classico bravo ‘fante’ spezzino, di sani principi. La passione per il calcio era innata in Masini, bastava che avesse qualcosa di sferico tra i piedi e si metteva a giocare. Nei rientri pomeridiani, prima che entrasse in classe, era solito dilettarsi con i compagni nelle classiche partitelle tra amici. Ricordo che giocò nelle fila dei rossoblù genovesi la finale del torneo di Viareggio, al ‘Picco’, contro il Bologna, lo andammo tutti a sostenere. Nel prosieguo ha giocato con Sambenedettese, Lecco e Novara, prima dell’approdo all’Ascoli. Da ragazzo, come tutti i ‘fanti’ di Spezia andava in curva, al ‘Picco’, a seguire lo Spezia, con il fratello Federico e gli amici. Un po’ tutti, compreso la famiglia, tra cui il nonno Giorgio, grandissimo appassionato dei colori bianchi, speravano in un destino in riva al Golfo per il giovane Patrizio, ma il club bianco purtroppo non si è mai accorto di lui. E ora ce lo ritroviamo da avversario. Dal punto di vista tecnico è un giocatore con una buona qualità di palleggio, supportato da una corsa importante, perché trattasi di un autentico maratoneta. Conoscendolo bene penso che difficilmente, la notte prima della partita, riuscirà a dormire, perché si troverà di fronte la squadra del suo cuore, anche se naturalmente è scontata la sua professionalità che lo porterà a dare tutto per l’Ascoli. Per novanta minuti sarà nostro avversario, ma al triplice fischio sarà doveroso tributargli un applauso.