Nella marcia di avvicinamento a Parma-Spezia parola a Salvatore Elia, che dalle pagine de Il Secolo XIX rilancia tutta l’ambizione di salvezza della squadra. Una scommessa vinta dalla dirigenza aquilotta, che ha dato prima ad Alvini e poi a D’Angelo una freccia sulla fascia che non tradisce mai. L’esterno era reduce da un infortunio serio, ma non si è scoraggiato e ci ha tenuto tanto a tornare più forte di prima, tornando anche ad avere una continuità importante. Un inizio burrascoso, con i risultati che non arrivavano e una piena contestazione dell’ambiente: “Un grosso rammarico non incontrare i tifosi, per fortuna nei mesi successivi l’atmosfera è migliorata nonostante la classifica. Al Picco è stato bello vedere tanti tifosi, si fanno sempre valere tanto“.
Primo bilancio
Elia si dice soddisfatto fin qui della sua stagione, anche se manca ancora l’obiettivo sul campo: “Quando sono arrivato c’era un clima diverso con tante partenze e arrivi, ora il gruppo è invece unito e concentrato” racconta. Un po’ di scaramanzia, poi, sul tema salvezza non guasta: “Non pronuncio la parola, ma è ciò che vogliamo. Ho ancora da lavorare ma mi sento bene, devo migliorare difensivamente e col sinistro, visto che mai avevo giocato sulla corsia mancina. Se potessi scegliere preferirei stare alto a destra, ma penso sia importante che io mi adatti a più ruoli” spiega.
Rush finale
Mancano sei gare al termine del torneo, contro avversari tosti: “Pesano sicuramente i punti persi contro il Lecco, ma guardando indietro dico che abbiamo giocato molto bene con tutti. Col Parma, prossimo avversario, abbiamo perso al 94′ pur giocando molto bene, a Palermo ci hanno raggiunto a tempo scaduto. Dobbiamo vivere di partita in partita, senza pensare a blasone e classifica. Sabato a Parma sarà tosta e impegnativa ma andremo a cercare i tre punti a viso aperto. La B è strana, ogni settimana succedono cose improbabili“. Parole che preludono al buon auspicio verso il traguardo: “Mi sento molto fiducioso, contro le squadre forti ce la giochiamo a viso aperto, con le nostre qualità. Abbiamo sempre fatto ottime prove: sono scaramantico ma so anche pensare positivo” chiude.