Spezia-Sampdoria non sarà un derby come gli altri, perché mette in gioco molto futuro di entrambe le squadre domani al Picco. Lo scrive Il Secolo XIX oggi in edicola, spiegando come si affrontino una squadra che nel Novecento è stata una certezza nel calcio italiano e quella che è esplosa negli ultimi anni, facendosi conoscere a livello nazionale.
Che storia
I blucerchiati arrivarono in A nel 1982, vincendo una Coppa Italia nel 1985 e arrivando anche all’Europa con la favola di Vialli e Mancini. Negli anni ’90 porta a casa lo storico titolo e le coppe, poi ridiventa una “provinciale”, ma comunque di lustro. Anni in cui la distanza con lo Spezia si è fatta siderale, nonostante qualche caduta in B. Tanta C, con la promozione a più riprese sfiorata e poi raggiunta, prima del doloroso fallimento e ricostruzione, rigorosamente dal basso. Gradualmente il club cresce, valorizza e lancia calciatori e allenatori. Poi, dal 2020, sono stati i bianchi a centrare la promozione nel grande calcio, assaporandolo per tre lunghi anni. Due squadre che oggi si ritrovano cugine strette di una serie cadetta che per la storia passata e recente va forse stretta a entrambe.