Con la vittoria nel derby contro il Milan, l’Inter si è laureata Campione d’Italia con cinque giornate di anticipo. I nerazzurri, al termine di una stagione straordinaria, hanno conquistato il loro ventesimo titolo e a San Siro è partita la festa. Una netta inversione di tendenza rispetto allo scorso anno, in cui la squadra aveva sì raggiunto la finale di Champions League ma in campionato aveva decisamente lasciato a desiderare. A fine stagione erano state ben 12 le sconfitte totali, qualcosa di inimmaginabile per una formazione che schierava un attacco del calibro di Lautaro e Lukaku e con giocatori di assoluta qualità in tutti i reparti.
Passata un’era
E pensare che soltanto tredici mesi fa, era il 10 marzo, Simone Inzaghi cadeva al Picco contro uno Spezia in piena lotta per non retrocedere, subendo un 2-1 inaspettato e griffato da Maldini e dal rigore di Nzola, intervallato dal tiro dagli undici metri di Lukaku trasformato all’83’. Una partita perfetta degli uomini di Semplici, con un altro penalty neutralizzato da Dragowski a Lautaro Martinez al 13′ e una vittoria che rinfrancò i tifosi per le speranze salvezza. Poco più avanti, gli aquilotti sconfissero pure il Milan sempre al Picco, ma purtroppo l’agognata gioia finale non arrivò…
Sembra ormai passata un’era geologica da quel momento, perché in un anno l’Inter ha saputo riorganizzarsi e raggiungere la tanto desiderata seconda stella, mentre oggi lo Spezia lotta per evitare un doppio salto in Serie C che sarebbe un dramma sportivo. Il calcio sa essere spietato, ma fa davvero strano pensare che tutto questo succedeva soltanto la scorsa primavera. Dalle (seconde) stelle alle stalle, a ognuno il suo.
