Ha detto no a Massimo Cellino, ma ora deve cercare di strappargli il pass per la salvezza. Il Secolo XIX racconta un retroscena legato all’attuale tecnico aquilotto Luca D’Angelo, che a inizio novembre 2023 ebbe un’occasione concreta di tornare ad allenare, con il Brescia che si era inserito per lui in modo deciso. Ci fu più di un contatto tra le parti, ma alla fine l’abruzzese si disse non convintissimo della situazione che avrebbe trovato in Lombardia e rifiutò. Aprì quindi le porte all’arrivo su quella panchina proprio di Rolando Maran, che era anche un possibile successore di Massimiliano Alvini a Spezia. Curiosità vuole che Maran firmò per il Brescia il 14 novembre e D’Angelo si accordò in via definitiva con lo Spezia il giorno dopo.
L’incrocio
Ora i due allenatori si ritroveranno di fronte, in una serie di porte girevoli che li hanno portati quasi a toccarsi e incrociarsi più volte. D’Angelo sfiorò la A nella finale play-off, poi fu esonerato pur avendo ancora un anno di contratto e la proprietà del Pisa decise di puntare proprio su Maran, che l’1 luglio del 2022 andò in panchina. Non trovò mai il passo, tanto da ricevere il benservito a sua volta dopo poche giornate di campionato e sostituito… da Luca D’Angelo. Proprio l’ombra dell’ex tecnico condizionò non poco Maran a Pisa, mentre la scelta dell’omone di Pescara di rinunciare alla panchina del Brescia, nella realtà, ha dato un’opportunità non da poco a Maran. Adesso uno si gioca i play-off, costruendo una delle migliori difese del campionato con Parma e Cremonese, l’altro ha il difficile compito di salvare una squadra che ha rimodellato solo dalla terza settimana di gennaio.