Nessun cambio modulo o grandi rivoluzioni in casa Palermo. Mignani è intenzionato ad andare avanti con la linea intrapresa quattro partite fa, fin dal suo arrivo in rosanero: proseguire con il 3-5-2, con un Palermo compatto e solido. Come scrive Il Giornale di Sicilia, è chiaro che dopo i progressi visti nel corso delle prime tre gare con il nuovo tecnico in panchina, con la Reggiana ci sia stato un passo indietro, che incide sì poco nell’ottica della classifica, ma pesa da punto di vista del morale, considerato che i rosanero non sono riusciti ad vere la meglio contro una formazione che era reduce da tre sconfitte di fila. Con lo Spezia, quindi, una doppia necessità: quella di tornare al successo per blindare il sesto posto e quella di tornare sulla strada che aveva portato Brunori e compagni ad ottenere un buon pari contro il Parma, attraverso una partita giocata – per larghi tratti – in maniera decisa e incisiva.
I ballottaggi
L’ago della bilancia potrebbe essere Ranocchia, che nell’ultima sfida ha ritrovato il campo, seppur a gara in corso. Nella trasferta ligure, quindi, è probabile che Mignani lo lanci dal primo minuto, anche se non è chiaro in quale esatta posizione. Le ipotesi sono due: è possibile che l’allenatore rosanero schieri Ranocchia al posto di Henderson, in una linea a due come mezzala di costruzione, al fianco di Gomes. Discorso diverso, invece, se il tecnico del Palermo dovesse scegliere di posizionare l’ex Empoli qualche metro più avanti. In questo caso a farne le spese potrebbe essere Mancuso. Di Francesco, infatti, potrebbe essere posizionato al fianco di Brunori e vicino a Ranocchia, una condizione che consentirebbe ai due giocatori con maggiore qualità di poter dialogare e provare a imbeccare il bomber e capitano. Dubbi di formazione anche in difesa, dove Nedelcearu si è fatto trovare pronto quando chiamato in causa e dovrebbe essere confermato ancora, ma chiaramente scalpita per una maglia anche Ceccaroni, dopo le due panchine consecutive.