È il più classico dei doppi ex di Cosenza-Spezia e ora, avendo deciso di vestire la maglia della Fezzanese, è tornato a casa tutti gli effetti. Il Secolo XIX ha chiesto un parere sul match del Marulla e sul momento delle Aquile a Mirko Bruccini, profondo conoscitore di entrambe le piazze. Secondo il centrocampista sarà una partita che i rossoblu giocheranno a mente libera, a differenza dello Spezia, soprattutto dopo gli ultimi risultati, ma una cosa è certa: “Non potrò vedere la partita perché sarò in campo a Chisola con la mia squadra alla stessa ora per l’ultima di campionato“. Con la testa libera anche lì, vista la salvezza raggiunta.
Due promozioni
Bruccini ha avuto gioie in entrambe le squadre: “Sono nato e cresciuto nelle giovanili aquilotte e vincere il campionato nel 2006 è stato indimenticabile. Ho vinto anche altri campionati oltre a Cosenza, ma la tengo nel cuore: fui tra i protagonisti ed ereditai anche la fascia da capitano. Il primo anno in B ci siamo salvati e anche l’anno successivo, ma solo all’ultima giornata. A Spezia perdemmo 4-1 e mi impressionarono, infatti poi andarono in A” ricorda.
Testa diversa
Venendo al presente, saranno di fronte due squadre completamente diverse: “Una squadra è già salva, una lotta ancora. Conoscendo la piazza, il Cosenza la giocherà al massimo e non conterà la classifica. Proveranno a vincerla. Non saprei dire come finirà, ma lo Spezia nono dovrà sbagliare nulla visto che poi ci sarà il Venezia. Posso dire che gli aquilotti non meritano quella classifica, hanno calciatori e società di categoria” spiega, con riferimento alla puntura di spillo del presidente dell’Ascoli Pulcinelli. E sui singoli non ha dubbi: “Verde può essere risolutore col suo potenziale, ma solo se riesce a dare continuità. Nel Cosenza è temibile Tutino, che sta facendo tanti gol. Ma anche Marras, D’Orazio, Forte e anche Antonucci sono tutti da tenere d’occhio” conclude.