Lo Spezia si ritrova alla trentottesima giornata con un motivo in più per essere protagonista. La squadra di D’Angelo, nonostante una crescita evidente e ben 31 punti conquistati in poco più di un girone, è ancora alla ricerca del cosiddetto “colpaccio”. Si tratta di quei classici risultati che specialmente in ottica salvezza possono modificare la lotta per la permanenza in categoria. E in questo i bianchi non si sono mai aiutati: zero sono infatti i punti conquistati contro le prime quattro della classifica, circoscrivendo l’analisi alle due promosse in A e alle due in semifinale play-off. Due sconfitte in entrambe le partite contro Parma, Como e Cremonese, cui va aggiunto l’1-0 maturato al Penzo nel match di andata. Un malus che ora si ripercuote sulla situazione dello Spezia, che con 41 punti non è ancora salvo. Scorrendo la graduatoria, il primo risultato positivo è l’1-1 contro il Catanzaro quinto al Picco, con già D’Angelo alla guida.
E gli altri?
A differenza dei bianchi, le dirette inseguitrici hanno invece tratto chi più chi meno beneficio dagli scontri con le grandi. Ben 7 i punti raccolti dall’Ascoli: vittoria contro il Como, due pari con la Cremonese e uno con Parma e Venezia. 5, invece, quelli strappati dal Bari e 3 dalla Ternana: i Galletti hanno trovato il bottino pieno contro la Cremonese e un punto contro Como e Parma, mentre le Fere hanno vinto contro la Cremonese. Battere il Venezia (superato finora solo in Coppa Italia) può essere quindi uno stimolo ulteriore.