«Quando entrate in campo volgete lo sguardo verso la curva, vi sentirete invincibili». Il motto che il ‘maestro’ Sergio Carpanesi, negli anni ‘80, era solito impartire ai suoi giocatori all’ingresso in campo resta d’attualità, a distanza di quasi 40 anni. Ora come allora gli Aquilotti sono chiamati a realizzare un’impresa, sfruttando la forza dirompente del pubblico del ‘Picco’. Come scrive La Nazione, i bianchi, contro un Venezia che è la terza forza del campionato, dovranno sfoderare una prestazione eccezionale dal punto di vista tecnico, tattico e agonistico. Uno spartito realizzabile solo attraverso il connubio vincente con la propria gente.
Dati a confronto
A guardare i freddi numeri, il confronto tra lo Spezia e il Venezia è da brividi: gli Aquilotti, a quota 41 punti, hanno il penultimo attacco del campionato con soli 34 gol realizzati, gli arancioneroverdi (70 punti) sono, invece, in testa alla classifica per prolificità offensiva avendo siglato ben 68 gol, 22 dei quali dal capocannoniere della Serie B Pohjanpalo. Solo 8 le vittorie conseguite dai bianchi in 37 gare, ben 21 quelle realizzate dai lagunari. La differenza tra le due squadre risiede anche in quest’ultimo dato, che si intreccia a doppio filo con il record di pareggi, ben 17, che gli spezzini detengono insieme al Modena e al Bari. Le speranze delle Aquile di riuscire a realizzare l’impresa risiedono nella non trascendentale tenuta difensiva del Venezia (44 reti subite, contro le 48 dello Spezia) e nelle 9 sconfitte patite dai veneti. Di Serio & C. potranno colmare il gap solo sfoderando una prestazione intrisa di ardore agonismo, intelligenza tattica, capacità tecniche, fortezza caratteriale. Tutte componenti che potranno essere esaltate grazie alla spinta del pubblico. D’Angelo è riuscito, da novembre, a ricompattare un gruppo involuto e destinato alla retrocessione diretta (solo 10 punti nelle prime 13 partite). Farà perno sulle potenzialità rinate della sua squadra, capace nelle 24 partite della sua gestione di totalizzare 31 punti, un cammino quasi da play-off. Il tecnico aquilotto ha sempre creduto alla salvezza diretta. E oggi, con una vittoria, il popolo bianco lo potrà eleggere a suo beniamino.