L’edizione odierna di Repubblica torna sulla magica serata del Picco, paragonando la festa a quella del 20 agosto 2020. Allora le Aquile centrarono l’incredibile promozione in A, ma stavolta tutto ha tolto ansia e tensione alla città intera. La celebrazione della salvezza è valsa quasi come una promozione e ha sprigionato gioie, caroselli e passione nello stadio e nel centro. E d’altronde la storia della nottata è stata da batticuore: in meno di 90′ lo Spezia è stato ai playout e il Venezia in A, poi si è ribaltato tutto. Dall’inferno al paradiso, tutto in una sera.
Due protagonisti
Secondo il quotidiano, la salvezza porta con sé due principali interpreti: la tifoseria – coraggiosa e presente fino in fondo nonostante le dure critiche alla proprietà – e l’allenatore D’Angelo, semplice ma concreto e in grado di dare sicurezza, riabilitando tanti elementi. Dal suo arrivo ha perso soltanto due partite nelle ultime sedici, dando indicazioni giuste anche sul mercato. La svolta? Pisa-Spezia 2-3, con un Verde trascinatore. Ma anche l’impostazione tattica con il trio di difesa Mateju-Hristov-Nikolaou, Esposito e Nagy in mezzo, un Elia crescente. Ora serve un cambio di rotta per la prossima stagione.