Non poteva esserci davvero modo migliore di tornare dopo un lungo infortunio se non quello di disputare una grandissima stagione. Lo sapeva Salvatore Elia, ha deciso di raccogliere la sua scommessa lo Spezia, che dalla scorsa estate ha puntato sull’esterno dandogli fiducia sin da subito. E gradualmente l’ex Palermo ha risposto presente, adattandosi a sinistra e poi tornando a destra, in una stagione da protagonista pure impreziosito dal super gol di Cosenza, unico ma di pregevole qualità. Un anno insieme che ha cementato ulteriormente la voglia di restare, come ha raccontato in esclusiva ai nostri microfoni l’agente Matthias Veneroso, che da tempo ne cura gli interessi e che era ospite al Picco per l’ultima di campionato.
Un bel colpo d’occhio allo stadio, non c’è che dire. Se poi è arrivata anche la salvezza…
È stata una bellissima serata, sono contento perché lo Spezia non meritava sicuramente di andare in A ma nemmeno di retrocedere in C. E questo è sicuramente un inizio per ragionare su quelle che possono essere le prossime stagioni. Era importante portare a casa la salvezza, l’ambiente era caldo, ha dato una gran mano nei momenti di difficoltà: Spezia è una bella piazza, a prescindere dalla categoria e la società è seria. Tutto ha fatto cornice ed è andato nel migliore dei modi. I tifosi meritano un plauso.
Come ha visto Salvatore? L’euforia si può solo immaginare.
È stata una liberazione anche per lui dopo un anno difficile. Al di là dei risultati non si sono incastrate tante cose anche a livello di cabala e fortuna, spesso e volentieri ci sono stati episodi sfortunati. Ha vissuto una bella stagione, è molto contento ed è stato un sollievo: le ultime 7-8 partite ha chiuso in crescendo.
Nelle gare finali è poi tornato nuovamente sulla destra, la sua collocazione naturale. E la qualità si è vista ulteriormente.
Insieme ad altri penso che meriti di cucirsi un po’ di questa salvezza addosso. Non si può dire che sia un uomo simbolo, però è uno dei principali interpreti. Ha cambiato tanti ruoli, anche per necessità e non è stato sempre facile, si è messo sempre a disposizione. Ma quando è tornato nel suo ruolo è stato devastante, peccato che sia finita ora la stagione (ride n.d.r.). Sono convinto che tutti abbiano apprezzato il suo finale.
Elia veniva da un infortunio importante e lo Spezia ha deciso di crederci. Si può dire che sia la sua stagione del riscatto?
La scorsa estate ci siamo trovati in un mercato molto difficile: chiunque si interessasse al giocatore rimaneva con l’asterisco della condizione fisica e nessuno si fidava della tenuta atletica. Lo Spezia invece ci ha creduto e ci ha sempre dato la dimostrazione che non abbia mai smesso di farlo. È stata un’annata in cui ci siamo tolti qualche sassolino: non è stato facile tornare ai suoi livelli e anche alzare ancora di più la sua qualità. Posso dire che a livello personale è stata senza dubbio la stagione del riscatto, anche se lottava per la salvezza. Penso che si meriti questa rivincita, credo che negli occhi di chi lo ha visto sia evidente come sia importante per la categoria.
A Cosenza, dopo tanto provarci, è arrivato anche un gol bellissimo: c’è un rimpianto per non averne segnati altri? Un tiro come quello è nelle sue corde?
Gli ho sempre detto di provarci, perché il gol ce l’ha nelle corde. Ha fatto anche altri gol a Palermo e Benevento da fuori area, il tiro non gli manca. Quello di Cosenza è stato bellissimo, giocando nel suo ruolo naturale probabilmente ne può fare altri. Sulla destra contro il Venezia è stato una spina nel fianco costante, mostrando tutta la sua pericolosità nei 90′.
D’Angelo lo ha tenuto tanto in considerazione facendone uno scudiero. Che rapporto ha con l’allenatore?
Mi ha sempre parlato bene del tecnico, che ha le idee chiare e non ha mai mostrato segni di cedimento nemmeno nei momenti più difficili. Ha sempre lavorato e dato fiducia alle sue idee, portandole avanti mantenendo una linea. Non è facile salvarsi quando davanti hai un ragazzo giovanissimo come Pio Esposito che secondo me ha fatto bene quest’anno. Ha sempre dato il massimo ed è stato pure troppo contestato. Non è facile lavorare con una rosa giovane e ha portato a termine l’obiettivo col lavoro di tutti.
Capitolo futuro: si riparte dallo Spezia?
Ora pensiamo alle vacanze (ride n.d.r.). Abbiamo un contratto con lo Spezia (fino al 2026) che ha firmato l’estate scorsa e oggi è tempo solo di godersi la salvezza. Ad oggi non c’è motivo di parlare di mercato, anche se sappiamo quanto sia vario. Ha dimostrato grande attaccamento alla maglia e ora pensa solo a riprendersi dalla lunga stagione. Poi in ritiro capiremo quali saranno i piani futuri.