L’edizione odierna de La Nazione dedica un approfondimento a Luca D’Angelo, l’allenatore che in pochi mesi ha conquistato davvero tutti. Riuscire a ottenere consensi unanimi in una piazza movimentata e incline alle lamentele come quella spezzina non è cosa da tutti: ha salvato una squadra che sembrava destinata al peggio, creando un’affinità importante con la tifoseria. La scelta dell’ex tecnico del Pisa è stata vincente e ora tutte le intenzioni sono di ripartire da lui per la prossima stagione, ovviamente con le giuste garanzie del caso (come già accaduto a gennaio). E sono anche quelle della piazza, che vuole finalmente un po’ di tranquillità.
L’uomo per tutti
D’Angelo, si legge, è l’uomo popolare, un proletario del calcio concentrato sul lavoro. È stato sicuramente il suo atteggiamento schietto ad aver fatto breccia, ma anche i risultati sul campo: 34 punti in 25 partite (cammino da playoff pieni), di cui 27 nel solo girone di ritorno, dando un’impronta tattica cangiante e passando dal 3-5-2 al 3-4-2-1 ma adottando anche il 4-3-2-1. D’Angelo ha ridato certezze a una squadra che le aveva perse per strada, dando una spina dorsale forte e difendendo sempre i suoi ragazzi. E non ha mai avuto dubbi: “La squadra la salviamo” disse da subito. Aveva ragione. La furia agonistica tanto richiesta si è finalmente vista, con la consapevolezza che servisse riportare il cuore al centro di tutto, con una rinascita evidente. Avanti con lui, a ogni costo.
Squadra proletaria mister proletario società e città vincente di certo i calciatori di B non hanno bisogno dello stipendio minimo ma il.mister ha vinto la salvezza e merita di essere confermato tutti i tifosi dello Spezia lo vogliono