18 Maggio 2024 - 14:30

Spezia, ora riparti dai tuoi figli: l’appartenenza è un punto di forza

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Sembrano passati secoli dalla bella storia degli spezzini che con il loro club avevano raggiunto la Serie A: Maggiore, Bastoni e Vignali, i figli del Golfo Dei Poeti partiti dal basso ed arrivati nel calcio dei grandi con la stessa maglia. Tutti insieme nel primo anno con Italiano, poi Vignali è stato il primo a staccarsi, seguito dall’ex capitano e infine dal numero 20, prima che poi fosse proprio Luca a ritrovare le Aquile con un entusiasmo enorme. Un ritorno non solo “dovuto”, ma voluto: perché da qualche tempo il club stava come perdendo la sua dimensione spezzina. Un elemento che è da sempre stato portante per un club che ha fondato sull’appartenenza uno dei principali punti di forza. E un elemento di esperienza come Vignali, insieme a Cassata, ha infatti saputo far capire anche ai compagni più giovani cosa significhi poter indossare quella maglia.

Lo Spezia agli spezzini

Un punto di (ri)partenza, se vogliamo, che si aggiunge alle già tante figure che in società resistono da anni: il vicepresidente Corradino, il Team Manager Ferretti, il responsabile della comunicazione Parenti, oltre al tecnico della Primavera Beppe Vecchio, spezzino ormai al 100%. Solo per citarne alcuni. E dal prossimo anno l’augurio concreto è quello di veder crescere nel difficile campionato di B tanti altri virgulti di casa: oltre a Vignali e Cassata ci sono Bertola e Pietra, spezzini non di nascita ma cresciuti nel settore giovanile, con altri in rampa di lancio. I prossimi potrebbero essere proprio quei pilastri cresciuti a pane e appartenenza alla maglia bianca da mister Vecchio: Di Giorgio e Benvenuto, bomber e capitano della Primavera. Prima l’attaccante e poi il capitano, giusto ieri, hanno firmato il loro primo contratto da professionisti, propedeutici all’inserimento in Prima Squadra, con l’auspicio di un futuro che più roseo non si può. Lo Spezia degli spezzini, può non essere solo una favola. 

One thought on “Spezia, ora riparti dai tuoi figli: l’appartenenza è un punto di forza

  1. Speriamo continui questa bella favola, sono poche le squadre che riescono a portare così avanti tanti ragazzi nati o cresciuti nel vivaio.

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