Dopo la salvezza conquistata con una giornata di anticipo, il Presidente del Verona Maurizio Setti è intervenuto in Conferenza stampa per analizzare il campionato e per parlare di quelli che saranno i suoi progetti futuri.
Le sue parole
L’intento è di avere sempre una salvezza più tranquilla, da 13 anni cerco di avere due cose equilibrate, la salvezza e i conti con una logica. C’è il rischio di retrocedere, ogni anno perché vi sono proprietà straniere che arrivano con investimenti importanti. Poi ci sono proprietà che fanno investimenti importanti ma non vanno a buon fine, penso al Sassuolo. Normalmente il Verona fa cessioni, nel mercato estivo non è successo perché le offerte sono arrivate troppo tardi. Senza rivoluzione a gennaio poi non ci saremmo mai salvati: lo abbiamo deciso insieme a Baroni e a Sogliano. Tanti non volevano rimanere: l’unico era Ngonge che però aveva una valutazione troppo alta per non venderlo. Gli altri speravano in contratti migliori o situazioni diverse. Questo club vive di plusvalenze quindi non avendole fatte prima avrei dovuto farle dopo. Penso che questo sia stato il campionato più difficile che ho affrontato. Non vorrei essere nei panni di chi domenica si deve scannare per salvarsi. Spero finiscano i discorsi per cui è più conveniente andare in B per prendere il paracadute, sono cavolate, anche perché la B è sempre più difficile. Poi è vero che in A ormai ci sono dei costi veramente allucinanti ed è sempre più difficile. I diritti sono sempre meno e le spese sono sempre di più, si deve arrivare a quello che è un auto-sostentamento del calcio. Verona in Vendita? Di concreto non c’è mai stato nulla, solo degli avvicinamenti. Il club è aperto a delle opportunità, se arriva il socio di capitale ben venga, se arriva una persona facoltosa che può portare il club a risultati migliorativi ben venga. Io non ho le possibilità finanziarie per fare campionati da primi sei posti ma penso di aver dimostrato in questi anni il calcio che mi posso permettere. Ho raggiunto il record di campionati consecutivi in Serie A, quindi se nessuno prima ci è riuscito bisogna farsi delle domande, poi se arriva qualcuno che può migliorare la situazione e portare il club a lottare per altri obiettivi io sono aperto
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