Dopo la salvezza centrata all’ultimo tuffo ai playout contro la Ternana, il bomber del Bari Giuseppe Sibilli ha spiegato al Corriere Dello Sport il perché di una stagione così travagliata e i pensieri sul suo futuro, decisamente più in Puglia che a Pisa. L’attaccante era entrato fortemente nel mirino anche dello Spezia. Ecco alcuni dei suoi pensieri.
Le parole di Sibilli
Bari mi ha formato come calciatore e uomo. In un anno ho vissuto cose positive e negative che hanno contribuito alla mia crescita. Penso che il mio ciclo a Pisa sia finito: dopo tre anni pensavo di non servire alla causa. 12 gol? Finalmente si sono evidenziate le mie caratteristiche, che altri anni non erano venute fuori. Che bello fare il cannoniere, quando viene bene. Il più bello quello contro l’Ascoli, gol dopo una sgroppata di 60 metri, il più importante contro il Brescia e una palla filtrante per Nasti imprendibile. La rete alla Ternana è stata quella della liberazione, ero molto felice. Però è stata una stagione pesante, non ci aspettavamo tante difficoltà. Sicuramente la salvezza non deve cancellare un’annata così brutta: il Bari non può salvarsi ai playout. Sogno? Vincere la B col Bari, sarebbe una ciliegina sulla torta.
