È andato in scena ieri l’incontro tanto atteso fra Luca D’Angelo e l’area tecnica dello Spezia, propedeutico alla riconferma dell’allenatore delle Aquile. E dopo il summit cresce l’ottimismo verso la permanenza in panchina dell’allenatore che ha portato alla miracolosa salvezza di poche settimane fa. Una giornata che La Nazione definisce cruciale: nel primo pomeriggio il pescarese ha raggiunto la sede del club, incontrandosi per circa due ore con Eduardo Macia in un clima sereno.
I temi
Il confronto si è svolto in modo franco analizzando i futuri programmi dello Spezia, ripartendo dai giocatori chiave del progetto e dai possibili innesti, con l’intento di migliorare i risultati sportivi. Il quotidiano parla di piena convergenza fra le parti: le intenzioni chiare sono di proseguire insieme, specie dopo il rinnovo automatico concretizzatosi alla salvezza. Nei prossimi giorni, con l’arrivo anche del procuratore del tecnico Minieri e del presidente Platek, il tutto sarà nero su bianco per la gioia della piazza. Per D’Angelo, a quel punto, arriverebbe anche l’allungamento del contratto fino al 2026. Più cauto Il Secolo XIX, che parla di un incrocio convergente ma che avrà bisogno di nuovi confronti, ripartendo pur sempre dalla necessità di cominciare la stagione insieme. Perdere l’allenatore che ha regalato la permanenza in categoria sarebbe infatti oggi una mossa inaccettabile per la tifoseria.
Tagli e certezze
Confermata anche la filosofia del club di ridurre il monte ingaggi, anche attraverso qualche cessione importante. Sarà così il mercato in uscita a finanziare le prime operazioni “interne”, ovvero le conferme di Tanco e Gelashvili oltre al riscatto di Nagy, per cui ballano 1,2 milioni con il Pisa. L’ultima parola spetterà poi alla proprietà, ma il sì di D’Angelo è già un primo importante passo sulla garanzia delle buone intenzioni della proprietà di evitare gli errori del passato.