1 Giugno 2024 - 15:00

Nagy e quel milione speso bene: perché serve muoversi in fretta

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Il riscatto di Adam Nagy dal Pisa è una delle priorità dello Spezia, fortemente avanzata dal tecnico D’Angelo in sede di confronto con Macia. Un pensiero espresso fin troppo chiaramente dal tecnico delle Aquile, che si prepara a continuare il progetto imbastito dal novembre scorso, puntando sull’alfiere ungherese. Da quando è arrivato a gennaio, Nagy ha letteralmente svoltato il centrocampo dello Spezia, riabilitando anche il lavoro di Esposito e fornendo un equilibrio di cui c’era grande bisogno. Un prospetto di esperienza, che servirà molto per la squadra del futuro, previo riscatto (comunque obbligato in caso di salvezza) dal Pisa.

Fare in fretta

Si è parlato in questi giorni della definizione dell’affare dopo il rientro del presidente Platek in Italia, previsto per queste ore. Ma in generale è bene fare in fretta. Il motivo? Molto semplice: lo Spezia potrebbe ritrovarsi in casa un giocatore dal valore ben più alto del riscatto fissato a 1,2 milioni. Una cifra, a conti fatti, tenuta bassa con lungimiranza in sede di contrattazione, visto che Nagy è un potenziale titolare nella sua Nazionale impegnata nei prossimi Europei. E qualora il suo torneo si dimostrasse di livello, la sensazione è che il valore totale del calciatore possa anche salire nemmeno di poco. Meglio evitare sorprese, legate a qualsiasi possibile tira e molla, ripensamenti o altro: agire subito col riscatto significa riempire del tutto una casella importante della zona mediana e blindare un calciatore che può rappresentare un futuro di gran qualità per le Aquile. Non basta? Anche le tempistiche collimano: entro metà giugno bisognerà procedere con riscatti e contro-riscatti. Un altro motivo per non perdere tempo.

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