L’impresa salvezza che ha portato lo Spezia a mantenere la Serie B non è passata inosservata. E Luca D’Angelo si è meritato un primo importante nella sua Pescara, proprio in vista dell’inizio della prossima stagione. L’allenatore aquilotto, fresco di rinnovo contrattuale, ha ricevuto il prestigioso riconoscimento come miglior allenatore al “Gran Galà del calcio abruzzese“, promosso dalla LND locale. Il tecnico delle Aquile ha rilasciato anche alcune dichiarazioni a margine della cerimonia, vi proponiamo quelle salienti.
Le parole di D’Angelo
Sulla stagione miracolosa: “È stata una lunga rincorsa, c’erano problemi di una squadra che l’anno prima aveva subito una retrocessione e non si era calata nella B. Con alcune mosse di mercato siamo riusciti a fare qualcosa di importante e un bellissimo girone di ritorno. Il valore dei giocatori era elevato, ma molti hanno fatto fatica. Ho cercato di far capire loro di dover cambiare registro: contando solo il girone di ritorno siamo arrivati sesti, abbiamo fatto benissimo”.
Sul futuro: “La B è un campionato duro, per adesso inizierà il mercato e poi ci faremo un’idea. Ora è tutto prematuro”.
Sul percorso: “A Pisa è stata una esperienza molto buona, siamo andati anche a un passo dalla A partendo dalla C. Sono state stagioni importanti dove non abbiamo mai rischiato di finire nelle zone basse. Nel calcio, poi, le dinamiche cambiano: a Pisa i rapporti erano rimasti buoni ma si pensava che il ciclo fosse concluso”.
Sul modulo: “A Pisa abbiamo giocato spesso con il 4-3-1-2, non sono un fanatico dei moduli. Mi adatto alle caratteristiche dei giocatori, è quello il mio mestiere”.
Sul sogno Serie A: “Bisogna conquistarsi le cose un po’ alla volta. Non ho la presunzione di sentirmi da A, ora sto bene dove sono. Non è fondamentale per me, mi sentivo allenatore quando ero con i ragazzini e mi ci sento ora in B”.
