Sulle pagine de La Gazzetta Dello Sport oggi in edicola parola a Luca D’Angelo, tecnico dello Spezia. Dopo la splendida salvezza ottenuta, il tecnico ha già fatto un primo punto sulla nuova stagione a margine della compilazione dei calendari di B, prima di rituffarsi al lavoro. Il percorso gli ha messo subito davanti il “suo” Pisa, con cui sfiorò la A e che ora per la città è un acerrimo nemico. L’anno scorso l’Arena Garibaldi gli tributò un grande applauso nonostante la sconfitta dei nerazzurri, ora la storia ritorna: “Ho rivissuto bellissime emozioni, abbiamo vinto ma il pari sarebbe stato più giusto. Stavolta sarà una gara ancora più attesa perché al debutto. Impossibile prevedere come andrà” spiega. Il pescarese è uomo tutto d’un pezzo, che ha una gran cultura del lavoro, serio e con poche promesse. Se quella finale non fosse sfumata contro il Monza oggi probabilmente la storia sarebbe diversa, ma “le sconfitte fanno parte del calcio” è il messaggio chiaro. E indietro non si guarda più.
Occhi al futuro
Ora il presente si chiama Spezia, dopo il grande risultato ottenuto con la salvezza all’ultima giornata contro il Venezia. Una convinzione, quella di mantenere la categoria, sempre radicata nell’allenatore, che fin dal suo arrivo ha creduto di centrare l’obiettivo. E anche il clima è cambiato: “C’è entusiasmo – dice – e i presupposti per continuare al meglio. Il pericolo in B è sempre in agguato, serve un po’ di ambizione e colmare qualche lacuna sul mercato“. Il campionato quest’anno propone Pisa, Reggiana, Samp, Carrarese, tutte gare caldissime: “La squadra avrà la carica, non ci dimentichiamo però che ce ne saranno altre 32”. Sulle rivali accreditate, poi, D’Angelo cita le retrocesse, Palermo e Cremonese. Al netto delle sorprese.
Giovani e ambiziosi
Quindi, il tecnico si sofferma sui giovani: “Ne abbiamo tanti da proporre, ma anche in altre rose ce ne sono, anche italiani. La B merita attenzione“. Un cavallo di ritorno come Pio Esposito incarnerebbe al meglio questa politica: “È forte, abbina qualità fisiche e tecniche a grande intelligenza. Se tornerà sarò molto felice” l’investitura. Fra gli altri profili interessanti in B D’Angelo cita Tramoni e Ambrosino fra gli altri. E con Grosso e Vivarini crescerà la comunità pescarese: “Ci conosciamo bene, fra noi c’è goliardia, senza gelosie. Non vedo l’ora di sfidarli: chi perde pagherà la prossima colazione“.
una delle poche note liete è la conferma di questo allenatore
…. Mi sembra più un armata Brancaleone che una squadra.. 13 luglio ancora senza portiere….. Dissesto finanziario e una società che non vede l ora di andarsene…. Ma vogliamo scherzare a fare proclami…. C è da ringraziare se ci salviamo all ultima giornata.. 7un
mal sopporto gli sfigati e gli ignoranti, e a commentare di calcio ce ne sono parecchi