Non ha giocato nemmeno 90′ in tutta la scorsa stagione. Zero in campionato, 77 in Coppa Italia, ben destreggiandosi, contro il Sassuolo. C’era ancora Massimiliano Alvini alla guida delle Aquile, da allora Giovanni Corradini non ha davvero mai trovato la chance di mettersi in luce in Serie B. Complici le difficili situazioni di classifica e la qualità indiscussa di Nagy, Esposito e soci, D’Angelo ha ritenuto proibitivo gettarlo nella mischia con la consapevolezza di non poter sbagliare nulla. Arrivato nella scorsa estate all’interno dell’affare Nzola (inizialmente previsto con Pierozzi ma poi in solitaria), Corradini ha però sempre lavorato bene e con grande abnegazione fino a fine stagione e ora si è meritato la conferma.
Italiano e di proprietà
Ci sarà anche lui nel gruppone che salirà in Val Gardena e già questa è quasi una certificazione. Tutti coloro – o quasi – che hanno giocato poco o niente l’anno scorso hanno già salutato o saluteranno la compagnia. L’idea è chiara: Corradini ha tutte le intenzioni di giocarsi le sua chances e lo Spezia sa di avere a disposizione un prospetto interessante, magari da “testare” se il campionato – come si spera – dovesse regalare più gioie del precedente. L’ex Fiorentina è giovane, italiano e soprattutto di proprietà. Così come Kouda è un classe 2002: il canturino è stato fra quelli che hanno disputato più minuti in categoria, dando al club un cospicuo contributo dalla Lega B. E chissà che anche da lui non possano arrivare contenuti interessanti, anche a livello economico.
Con tutto il rispetto per il ragazzo ci mancherebbe, ma spiegatemi la società lo tiene perché è valido tecnicamente o perché se gioca porta contributi e dobbiamo raccattare due spiccioli…..