16 Luglio 2024 - 10:54

Oggi l’intitolazione della tribuna alla storica squadra del ’44

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Nel pomeriggio di oggi lo stadio Picco avrà una piacevole novità: l’impianto vedrà la sua tribuna intitolata, con una suggestiva commemorazione, alla squadra dei Vigili del Fuoco del 1944 che all’Arena di Milano batté proprio i mitici granata di Valentino Mazzola. 

Ricorrenza

Come si legge su Il Secolo XIX, la partita del 16 luglio del 1944 resta una leggenda, che la società Spezia Calcio ha deciso di suggellare per sempre con l’ottima idea di intitolare a quella squadra di Barbieri ed ai suoi protagonisti il settore tribuna dell’impianto, rimesso recentemente a nuovo. Il tutto avverrà alla presenza dei figli di molti di quei campioni e di quei protagonisti, in arrivo da tutta Italia. Ci saranno infatti parenti di Bani, Persia Wando e Sergio, Borrini, Amenta, Scarpato, Rostagno, Tommaseo e Angelini. Incerta la presenza degli eredi di Tori e del figlio di Giovannin Costa. Con loro il figlio dell’ingegner Gandino, che supportò quella squadra con il 42° corpo dei Vigili del fuoco (presenti anche loro con i massimi rappresentanti locali), e del segretario generale Giacomo Semorile.

La tribuna del Picco

La Tub Design di Emanuele Martera, con un lavoro che parte dall’interno della stessa tribuna, ha curato l’allestimento della tribuna: dai locali che ospiteranno sale riunioni e ristori, fino all’esterno. Immagini della squadra, richiami alla storia del club, un segno tangibile dei giocatori di quell’undici, senza scordarne alcuno. In quello che poi sarà un vero e proprio percorso museale. Verranno infatti riprodotti tutti i nomi di coloro che disputarono quel campionato: i portieri Bani, Castellini e Tavoletti, i difensori Bicchielli, Borrini e Wando Persia, con Amenta, Gramaglia, Sergio Persia, Bruno Rossi, Scarpato. E poi centrocampisti ed attaccanti come Angelini, Costa, Medica, Fiumi, Rostagno, Tommaseo, Tori e Viani secondo. Con loro il ricordo dell’Ingegner Gandino, di Ottavio Barbieri, di Semorile e di Perioli, ma anche dello storico massaggiatore Rossi. Poi sarà inserito anche un altro cognome importante, quello degli Incerti: Riccardo, il più giovane del gruppo, giocò alcune gare amichevoli prima di dover rinunciare, evadere il richiamo alle armi, per raggiungere sui monti emiliani il fratello Walter, e morire da partigiano. 

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