17 Luglio 2024 - 15:37

Macia: “Domani i due portieri. Pio e l’Inter sono stati di parola”

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A margine della presentazione di Aurelio e Soleri, il DG dello Spezia Eduardo Macia ha parlato anche del mercato e delle trattative in essere. Al momento mancano due portieri e si prevede a stretto giro di posta il ritorno di Pio Esposito. Ecco le sue dichiarazioni.

Le parole di Macia

Sui portieri: “Fra oggi e domani li avremo. Mancano le piccole cose fra società, di bilancio. Concluderemo tutto oggi o domani ma avremo due portieri”.

Su Pio Esposito: “Ha spinto tanto per tornare, speriamo che firmi già oggi. È un discorso già intrapreso quando è stato con noi la prima volta, l’Inter ci ha dato la sua parola e il ragazzo lo stesso. Il desiderio di tornare è stato molto importante, i nerazzurri hanno giudicato il nostro buon lavoro e tornerà molto volentieri. Non è il ragazzino della scorsa estate, è cresciuto e la sua parola ha contato più di ogni altra cosa. Baccin, Ausilio e Marotta sono stati di parole e lui è tornato”.

Sul mercato: “Guardiamo soprattutto all’Italia, la nostra priorità. Guardiamo a talenti nostrani, i portieri arrivano da qui. Vogliamo competitività e concorrenza, non un primo e un secondo. Abbiamo avuto momenti di mancanza di motivazione nel titolare in passato, che giocava a prescindere. Mettiamo due portieri allo stesso livello anche contrattuale”.

Sulle uscite: “Dobbiamo sistemare delle cose, ma la squadra è praticamente fatta perché avevamo pochi giocatori in prestito. La base c’era, ora manca il salto di qualità: è quello che ho spiegato a D’Angelo al momento del rinnovo, la prima tappa per diventare più forti. Abbiamo il vantaggio di avere già la squadra che ha battuto il Venezia: Soleri al posto di Moro, Aurelio darà concorrenza, aggiungiamo Di Giorgio, Giorgeschi e Benvenuto, importanti per noi. Ci sono giocatori di livello e lo stesso allenatore, un gruppo unito che ha imparato quanto sia importante lottare insieme. È il gruppo la nostra forza. Le cose vanno costruite su questa base”.

Sulla difesa: “Nel reparto recuperiamo Wiśniewski, con Bertola, Mateju, Giorgeschi e Aurelio. Non serve che un centrale di sinistra debba per forza essere mancino. Dobbiamo avere le alternative per più di un modulo. Aurelio può fare difensore esterno, braccetto o inserimento a centrocampo. L’importante è che aiuti la squadra”.

Su Soleri: “È un attaccante moderno e di struttura. Può fare sia la prima che la seconda punta e ha dimostrato al Palermo di essere un calciatore molto utile in una piazza complicata. Abbiamo intavolato una trattativa già nello scorso gennaio, poi la parola è rimasta e oggi è arrivato. Da Spezia era passato molto giovane, oggi è maturo. Speriamo che resti a lungo con noi”.

Su Aurelio: “Può fare 70-75 metri in fascia. Ha potenza, forza e velocità, oltre alla giusta cattiveria. Viene da un grande club, dando continuità. D’Angelo apprezza sia lui che Soleri e questo è molto importante”.

Sui rinnovi: “Sono fatti quelli di Hristov, Giorgeschi e Kouda, abbiamo prolungato con tutti. Non sarà invece facile rinnovare con Bertola. Ha fatto un grandissimo percorso e oggi è un giocatore apprezzato e cresciuto: fino a quando sarà un nostro giocatore andrà in campo. Ci sono giocatori che pensano che sia il momento giusto per fare il salto, ma Bertola resta qua e deve giocare qua: diventare un grandissimo difensore e il suo contratto non mi preoccupa. I giovani sono forti e meritano di essere considerati, hanno voglia e fame più di tanti esperti”.

Sulle scelte in sintonia: “Tutte quelle condivise con D’Angelo le abbiamo portate a termine. Pio è stata una scelta del ragazzo, nostra e dell’allenatore, Soleri e Aurelio pure. Aurelio è uno da Picco, ieri gli abbiamo detto di andare piano in allenamento, ha l’anima spezzina. Kouda? Fra un paio di settimane dovrebbe tornare, sarà pronto per la sosta delle Nazionali. Sta facendo la parte tecnica e di riabilitazione, poi andrà in campo senza problemi”.

Sull’attacco e Verde: “Abbiamo tante scelte, Kouda e Candelari fra queste. Ci sono giocatori adatti al modo di giocare, altri devono adattarsi. Con Soleri possiamo fare le due punte o una. Non c’è spazio per tutti, qualcuno lo accetta e altri no, sta a noi capire le concorrenze e chi si sente meglio”.

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