È arrivato giusto in tempo per assistere al test amichevole dello Spezia contro l’Arminia Bielefeld, ma da ora Pio Esposito è pronto per essere nuovamente al servizio della squadra. Il giovane attaccante, tornato per il secondo anno consecutivo in prestito dall’Inter, si è (ri)presentato oggi ai microfoni dei canali ufficiali del club aquilotto, rispondendo alle domande della stampa. Non è mancato il riferimento alla grande voglia di tornare, così come all’obiettivo chiaro di migliorare quanto fatto nel suo primo anno. Ecco tutte le sue riflessioni.
Le parole di Pio Esposito
Sul ritorno: “Racconto un aneddoto. Prima della partita con il Venezia ho detto a Candelari che avrei segnato, ci saremmo salvati e sarei tornato. Ed è andata proprio così: durante la sessione estiva di mercato, appena ho saputo che ci sarebbe stata la possibilità di tornare mi sono venute in mente tutte quelle emozioni di tutto l’anno, quello che mi era rimasto del Picco e per me ha fatto la differenza tornare. L’ho voluto fortemente”.
Su cosa lo ha spinto a tornare: “Le cose che hanno fatto la differenza è stata la grande voglia di tornare allo Spezia, la voglia di riprovare quelle emozioni. Poi il mister, che mi ha rivoluto e me lo ha fatto capire, questo è stato fondamentale per la scelta. Ma non ho mai avuto dubbi. Sicuramente per un giocatore nella scelta fanno tanto la fiducia, la voglia dell’allenatore di averti, di giocartela”.
Su D’Angelo: “Ha inciso tanto sulla mia scelta. Quest’estate mi ha chiamato più volte, ci siamo sentiti spesso e con lui ho un grande rapporto: è una persona di poche parole ma molto decisa, che fa capire cosa vuole. Mi trovo molto bene e non vedo l’ora di iniziare”.
Sui suoi obiettivi: “Sarà un anno di crescita, non sono più un ragazzino della Primavera ma un giocatore che ha 38 presenze nello Spezia e quindi credo che l’anno scorso farà la differenza e lo farò vedere. Mi sento molto più sicuro, torno con un bagaglio in più. Mi sento cresciuto a livello fisico, ma soprattutto il calcio dei grandi e della B è totalmente diverso, più veloce e tosto. All’inizio l’anno scorso ho un po’ faticato, ma già nel finale avevo capito molto: quest’anno credo di poter fare molto meglio”.
Sui tifosi: “Non sento la pressione, ma sono molto contento del calore dei tifosi e della loro accoglienza. Il lavoro che faccio mi porta a dover fare gol e l’anno scorso ci sono stati diversi momenti complicati e di critica, ma credo che sia molto importante rimanere con i piedi per terra e avere sempre una linea continua sull’autostima. Sono veramente molto contento dell’accoglienza ricevuta”.
Su cosa ha detto ai compagni di reparto: “Ho un bel rapporto con tutti i compagni di squadra e sono stato contento di ritrovarli. In particolare con i compagni d’attacco non ho ancora parlato precisamente: ci alleniamo giorno per giorno”.
Sulla Nazionale: “Per il mio percorso in azzurro al momento sono in Under 21. Mantenere la maglia azzurra per me è importantissimo ed è qualcosa che voglio e ho sempre voluto. Non è mai scontato, quindi attraverso il club darò il massimo per arrivarci. Al momento non penso così lontano alla Nazionale maggiore, penso a fare il meglio con lo Spezia e il resto verrà”.
Sul fratello: “Salvatore è sempre stato presente nella trattativa, lo aggiornavo su come stava andando e quando sono arrivato in gruppo sapeva che sarei tornato”.