È andato in scena ieri un confronto fra i rappresentanti delle prime tre leghe italiane, con l’obiettivo di fare il punto sugli orientamenti normativi della FIGC in merito alle operazioni di Spezia, Sampdoria e Juve Stabia sui riscatti e sulle spese prima delle cessioni. Il presidente del Brescia Cellino aveva accusato le tre società di aver fatto movimenti “illeciti” visti gli indicatori di bilancio non consoni, ma non si sarebbero ravvisate irregolarità.
Riscatti… a parte
Nella fattispecie, scrive La Nazione, i riscatti non sono considerati nei conteggi per l’indice di liquidità, anche perché avvengono in un momento di fine stagione ed entro uno specifico periodo, in questo caso metà giugno. Un principio che la Lega A ha sempre seguito: nel caso specifico, venendo allo Spezia, il club di Via Melara non rischierebbe comunque nulla vista la corposa cessione di Holm al Bologna (7 milioni), che lascia tutti sereni. La sensazione, però, è che la querelle possa non finire qui.
Il punto
Della questione parla anche La Gazzetta Dello Sport oggi in edicola, che spiega come la FIGC abbia rimandato la palla nel campo della Lega B, ora chiamata a decidere. Ieri non sono emerse particolari novità in merito, se non che i club che hanno da ottemperare a una ristrutturazione del debito devono chiudere la sessione di mercato con saldo non negativo. Il nodo è sui riscatti e sulle risoluzioni, per capire quanto e come contano: in ogni caso entro il 31 luglio e al massimo l’8 agosto serve essere in regola.