La conferenza stampa dell’amministratore delegato dello Spezia, Andrea Gazzoli. Tanti i temi caldi toccati, facendo anche un punto sul calciomercato che si sta svolgendo.
Le parole di Gazzoli
Sul mercato: “Non c’è una particolare esigenza di cedere calciatori, ma può accadere. Non vogliamo intaccare la competitività della squadra. È normale che nello Spezia si possa cedere un calciatore importante, ma il nostro pensiero è vendere un giocatore a cento lire e reinvestire per trovarne uno che non lo faccia rimpiangere. È una cosa fisiologica, ma è il nostro mestiere per mantenere la competitività che ci serve per stare in Serie B, che è una brutta bestia. C’è tantissimo equilibrio, dobbiamo stare attenti ma non vogliamo intaccare l’equilibrio che si era creato lo scorso anno. Non sono in programma interventi che mutino questa competitività di rosa. Il mercato è molto più veloce di 10-15 anni fa, c’è molto più interesse e movimento, ma non ci sono dinamiche di svendite agevolate da parte nostra. Continuiamo a lavorare, il mese di agosto è importante: partono le competizioni, abbiamo in ballo i lavori allo stadio come primo step nel completamento delle fondazioni per entrare il 24 agosto nel nostro impianto e siamo in linea con i movimenti”.
Prosegue sul mercato: “Il concetto di incedibile nel calcio non è corretto. Si cede chi ha mercato, non si mette l’etichetta ai calciatori per cederli. Siamo attenti, ma la maggior attenzione è mantenere la competitività della squadra. Abbiamo avuto parecchia paura l’anno scorso, il mercato non si esaurisce tra 25 giorni ma c’è anche gennaio. Non c’è esigenza particolare per la cessione di giocatore, ma può accadere per avere un equilibrio finanziario. Non devo vendere, ma può succedere”.
Il messaggio ai tifosi: “L’abbonamento è un atto di fede e passione. Non ci sono ad oggi in obiettivo lo stravolgimento della competitività della rosa, può succedere che qualche operazione possa accadere, ma non andrà a stravolgersi. Per cedere un calciatore c’è sempre un sottostante tecnico, è giusto condividere con l’allenatore i progetti tecnico-sportivi. Dobbiamo essere bravi, nel caso, ad avere un sostituto in mano se arrivano offerte a cui non possiamo dire di no, ma ad oggi non sono all’orizzonte stravolgimenti. Su Reca non ci sono novità, al momento”.
Sui lavori al Picco: “Siamo in linea con i tempi tranne qualche piccolo intoppo. Contiamo di rispettare i tempi che abbiamo pianificato in condivisione con la Lega di serie B. A dicembre avremo uno stadio diverso rispetto alla stagione 19/20 della prima serie A. Ci tengo a sottolineare che l’investimento nello stadio è stato quasi interamente finanziato dalla famiglia Platek. C’è un contributo di 4 milioni da parte della Regione Liguria, ma su 15 milioni di euro sono 11 milioni quelli che arrivano dallo Spezia Calcio”.
Sulla separazione con Macia: Faccio un ragionamento personale legato alla famiglia Platek. Da quando sono arrivato, tutti hanno lavorato per il bene dello Spezia e ci tengo a sottolinearlo. A volte si è impopolari e non si riesce a spiegare ogni cosa, ma il bene dello Spezia è al centro di tutti. La famiglia Platek ha sempre ricapitalizzato, ha fatto sforzi ingenti in questi anni e questa cosa mi piace sottolinearla. Quando succedono cose come con Eduardo Macia, con l’interruzione del rapporto, siccome ci sono atti tra le parti è giusto che ci sia rispetto tra le parti. Ci sono fattispecie giuridiche e ci teniamo a tutelare il rispetto. La separazione è nata per divergenze con la società, mi limito a dire questo. La divergenza tra Macia e la società non è legata ad un episodio solo. Non è all’ordine del giorno cercare un sostituto di Macia. Ci fidiamo di Melissano, ha conoscenza, ha fatto un ottimo lavoro da quando è a Spezia”.
Come si fa a dichiarare che non verrà intaccata l’ossatura della squadra e poi far trapelare la possibile vendita verso fine mercato di giocatori come Reca, Esposito o quella futura di Kouda, mi sembra un controsenso.