17 Agosto 2024 - 09:16

D’Angelo: “La A mi renderebbe felice, ma in B quanto mi diverto”

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L’edizione odierna de Il Secolo XIX, in occasione della partenza del campionato di Serie B, dedica una copertina speciale allo Spezia che arriva allo start della stagione. Il quotidiano ha intervistato il tecnico aquilotto Luca D’Angelo, artefice della salvezza dello scorso anno e pronto a trascinare anche in questa stagione le Aquile dopo il rinnovo sottoscritto in estate. La domanda è chiara: cosa le manca per la felicità? “Mi devo sbrigare a salire in A, ormai non sono più giovane ma mi diverto ancora moltissimo” risponde il tecnico, che poi regala altre considerazioni. Ad esempio sul suo contratto: “Durante la trattativa per proseguire insieme abbiamo discusso di più ipotesi e il presidente Platek a un certo punto si è imposto nella decisione di farmi sottoscrivere un rapporto lungo e lo ringrazio per l’opportunità” spiega.

Punti fermi

Un personaggio di certo non comune D’Angelo, che nella sua filosofia è vecchio stampo: “Non amo i colleghi che si lodano o che parlano di gol provati ma se subiscono è errore del singolo. Non mi piace nemmeno l’estremizzazione del possesso palla, perché si può anche difendere con quello. Alleno anche la fase difensiva, non solo quella offensiva. Non si può sempre attaccare“. E con lo Spezia sembra aver trovato il suo equilibrio: “Confesso, dall’esterno avevo qualche perplessità su una squadra che stava facendo fatica ma che giocava abbastanza bene. Ho accettato perché ero convinto di ribaltare la situazione. E ci siamo riusciti“. Una salvezza voluta e cercata, anche grazie alla consapevolezza di un gruppo che l’ha seguito. “E da gennaio in poi anche un grande pubblico ci ha aiutato. Il match contro il Catanzaro fu pieno di applausi nonostante il pareggio. La sinergia con lo stadio è bellissima e la salvezza è stata meritata“.

Si riparte

Ora siamo di nuovo all’inizio, stavolta con un campionato pieno da affrontare. “Tecnicamente sarà un campionato difficilissimo e complicato, da vivere ogni partita, lungo con i play-off e i play-out. Ma è bellissimo, con qualità, una maratona. Si vede bel calcio, non capisco perché sussistano tanti problemi nell’assegnazione dei diritti TV” conclude.

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