Cambi decisivi, Picco luccicante. D’Angelo il condottiero di una città

È un capolavoro di tattica e di intuizioni quello che ha portato alla vittoria dello Spezia sul Frosinone. Lo scrive Il Secolo XIX nella sua analisi della partita del Picco, per un D’Angelo più che mai condottiero pronto a ripartire da dove tutto era finito a maggio. E il copione effettivamente è stato simile: anche contro il Venezia le Aquile erano andate sotto nel punteggio, salvo poi recuperare sospinte da un Picco in abito da sera e grazie ai cambi dalla panchina.

Cambi decisivi

Proprio quando il talento di Darboe e compagni sembrava regalare la prima gioia al Frosinone, ecco la zampata di Aurelio. Con i lagunari era toccato a Reca, stavolta è il suo turno, nella sera in cui l’ha sostituito. E, a ben guardare, al gol non è nuovo: 2 a Palermo l’anno scorso, 4 in C a Pontedera e ben 6 nella Primavera del Sassuolo (18 in totale). Oltre a lui Soleri e Candelari, capaci di sparigliare le carte, con Sarr decisivo nel blindare la porta.

Che trend

E anche i numeri, riporta il quotidiano, sono dalla parte del tecnico: ultima sconfitta a Parma il 13 aprile, in casa il 28 febbraio con la Feralpisalò, due squadre che quest’anno non sono nel torneo. Sono ora sette i risultati utili in fila contando le due stagioni: nella storia del club soltanto Italiano con 13, Di Carlo con 11, Wilhelm, Marino e Barbieri con 8 hanno fatto meglio. Con il risultato di ieri, D’Angelo ha eguagliato Bjelica, Stroppa e Scarabello.

Super Picco

E che stadio: il quotidiano spiega come nelle ultime tre gare interne contro Palermo, Venezia e appunto Frosinone i numeri siano emblematici. 7.821 spettatori ieri, oltre 10.000 contro il Venezia. Un dato da record, in media 8.500 spettatori. Una grande risposta, pur con la politica societaria di tagli. È un bell’inizio.

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