Massimiliano Alvini, esonerato a novembre alla Spezia, ritrova il suo vecchio club dopo aver già dato un dispiacere alla Cremonese, altra squadra che lo aveva salutato. Al toscano è rimasto sempre il dispiacere per non aver reso al meglio nel Golfo dei Poeti e pur ringraziando sempre tutte le piazze in cui è stato sarà inevitabile una voglia di rivalsa.
Voglia di rivalsa
Sul suo rapporto con lo Spezia ha sempre fatto trapelare poco, ma quel poco che fa capire che in fondo si aspettava altro da quegli incontri estivi a Parma e Milano, che lo avevano fatto decidere. Come racconta Il Secolo XIX, non ha voluto e potuto parlarne pubblicamente, neanche nel pre gara contro gli aquilotti ieri, ma tre quattro cose gli sono rimaste in canna. Quali? La rabbia per quell’immagine che non esce giusta verso la gente e di tifosi. La considerazione che lo Spezia che si è salvato a maggio non era quello che lui aveva gestito prima, ma ben diverso. Il voler chiarire quel periodo nero: il caos a luglio ed agosto 2023, e quel precampionato fatto benissimo che ha «annebbiato» (termine usato proprio da Alvini) i problemi di gestione enormi che la squadra aveva dentro, esplosi in concreto con la gara di Catanzaro. Ma questa è ormai una storia passata.