Si sono succeduti sulla panchina che scotta, oggi saranno avversari. Ma nemici mai, vista la stima reciproca che li accomuna. È la strana storia di Luca D’Angelo e Massimiliano Alvini, che, come scrive Il Secolo XIX, il 15 novembre del 2023 si diedero il cambio alla guida degli aquilotti. Il mister sbagliato forse nel posto sbagliato, al momento sbagliato, il toscano. Quello giusto, al momento giusto, nel posto ideale, l’abruzzese. Alla fine, all’ultima puntata, arrivò comunque la salvezza. Ma giusto dire, usando le parole dello stesso Alvini che «lo Spezia che ha raggiunto l’obiettivo alla trentottesima giornata battendo il Venezia, era molto diverso da quello che ho avuto io». Cosenza-Spezia è questo, ma anche tanto altro.
Caccia al passo più importante
Una vittoria e una sconfitta per i calabresi, partiti forte battendo la Cremonese, ma ottimi anche a Mantova, dove hanno perso 3-2 solo all’ultimo minuto. Spezia con quattro punti in due gare, e senza quella rimonta del Pisa all’Arena, i bianchi sarebbero in vetta. D’Angelo ha poco da recriminarsi e tanto da fare. Se lo Spezia vince, e non è mai successo a Cosenza, è il miglior avvio di campionato in B dal 2012-13, ma soprattutto è il passo forse più importante per far assumere alla squadra la consapevolezza che possa far bene, con un’ossatura molto simile a quella dello scorso anno, da gennaio. Con il mercato che potrebbe regalare a giorni un esterno a sinistra e il giovane talento Halid Djankpata, preso dall’Everton.
Nodo formazione
Il nodo formazione dovrebbe essere sciolto con la coppia Soleri-Falcinelli in avanti, e la riproposizione del 3-5-2 che per ora ha dato risultati copiosi. L’austriaco Muhl non è neanche partito per la Calabria: da un momento all’altro dovrebbe firmare per l’Ael Limassol, club cipriota. Alvini non ha rivincite, cerca equilibrio in una squadra giovane. Non regala la solita conferenza stampa pre gara, forse anche per evitare qualunque fraintendimento: «Nel calcio purtroppo conta il risultato e questo ci penalizza – aveva raccontato dopo Mantova – Ma guardando i dati da parte nostra c’è stata una grandissima partita. Merito al Mantova che l’ha vinta. Il risultato più giusto forse sarebbe stato il pareggio. Eravamo stati bravi a riprenderla e poi l’abbiamo persa all’ultimo su corner».
Lo Spezia che ha lasciato Alvini girava a 0,70 pt di media partita. Lo stesso Spezia preso da D’Angelo girava al doppio da novembre a gennaio prima delle operazioni di mercato.
Troppi alibi. Qui ha fatto un passo falso di carattere. Le qualità di allenatore non le discute nessuno. Anche se per uno storico di oltre 30 partite consecutive senza una vittoria, in due categorie diverse con 2 squadre diverse, del suo ci deve aver messo…o no?!