Va avanti il contenzioso fra lo Spezia ed Eduardo Macia dopo il licenziamento dello spagnolo di un mese fa. Ad oggi non ci sono avvisaglie di riconciliazione e non può che essere così, anche alla luce della posizione del dirigente, pronto a fare causa al suo ex club per chiedere un risarcimento. Il Secolo XIX ricostruisce l’ultimo andamento della vicenda, spiegando come l’ex Fiorentina, Betis e Bordeaux non abbia richiesto un collegio arbitrale sul licenziamento, ma abbia da subito dato mandato allo studio legale Carè & Fazio di occuparsi della questione. Nessuna conciliazione, né richieste di reintegro, solo una sostanziosa somma economica per la perdita del posto e per il danno di immagine.
Licenziamento immotivato
Il quotidiano cita un virgolettato di uno dei legali in merito: “Gli addebiti mossi al nostro cliente non ci hanno consentito di assumere una posizione definita fino a questo momento: per poter replicare in modo efficace è necessario avere chiarezza di ogni circostanza, cosa che non abbiamo ravvisato nella lettera di contestazione risultata senza una cornice coerente. Confermo che non c’è nessuna volontà di mediazione da parte nostra perché non ci sono a nostro avviso condotte singole o assemblate che possano aver motivato una simile infondata decisione“. Si sta consultando la documentazione così da procedere nei termini di legge, ovvero entro 60 giorni successivi. Si prevede un iter lungo, probabilmente discusso proprio in città, con anche mesi se non anni prima della sentenza. Lo Spezia, dal canto suo, mostra tranquillità rispetto alle richieste, in un muro contro muro che avrà una lunga durata: a difendere il club sarà l’avvocato Scaccabarozzi.
Caro Macia dovrebbe essere lo Spezia e soprattutto i tifosi con una class action a farti causa per il lavoro inadeguato e deficitario che portato avanti.
SEMPLICEMENTE INCOMPETENTE sei tu che devi risarcire la CITTÀ ! Hai fatto un lavoro penoso
Caro Macia dovrebbe essere lo Spezia e soprattutto i tifosi con una class action a farti causa per il lavoro inadeguato e deficitario che hai portato avanti.