Non è un momento prettamente fortunato per lo Spezia, che in questo inizio di stagione ha dovuto fare i conti con più di un problema sulle corsie laterali. È da lì che passa la maggior parte del gioco targato D’Angelo, tanto che gli interpreti a disposizione fanno della corsa e della velocità alcuni dei tratti distintivi principali. Il tecnico ha la possibilità di ruotare tanti interpreti, ma nelle prime cinque giornate quello delle corsie esterne è stato il reparto più in apnea.
Quanti stop
Prima si è fermato Reca, che di fatto non ha nemmeno cominciato la stagione: il polacco non è nuovo a problemi fisici e già nelle precedenti annate in maglia bianca è stato spesso martoriato da tanti periodi in infermeria. Così la fiducia è andata prima di tutto su un Elia in gran forma e un Aurelio sul lato opposto grintoso. L’infortunio muscolare del primo (ancora ai box) ha costretto a studiare altre mosse, ma il problema accusato anche dall’ex Palermo nella partita contro la Cremonese (con cambio immediato ed esami previsti) ha dovuto ulteriormente rimischiare le carte.
Scelte obbligate
Allo Zini D’Angelo ha rispolverato Reca, rientrato a pieno regime nella pausa ma non certo al 100%, con l’ovvio rischio di gettarlo subito nella mischia e nella speranza che il rientro sia indolore. L’ex Atalanta è infatti una garanzia per la B, ma la tenuta fisica è tutta da verificare in un momento in cui ha alle spalle un periodo di inattività. L’unico esterno di ruolo, quindi, resta Vignali, schierato anche a Cremona, in grado di svariare sulle due fasce. Il ventaglio di alternative può poi allargarsi anche a Mateju (che però lascia libero un posto nei tre di difesa) o a Cassata, che ha dimostrato di sapersi adattare sulla corsia. Soluzioni che al momento non lasciano la coperta corta, nella speranza che non ci siano ulteriori problemi.
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— Spezia Calcio (@SpeziaCalcio) September 16, 2024
Se Reca regge fisicamente sarà un valore aggiunto per la squadra. Speriamo che sia l’annata giusta!!