19 Settembre 2024 - 12:30

Di Staso a SP: “Il mio derby indimenticabile. Domenica serve la grinta”

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In avvicinamento al sentitissimo derby contro la Carrarese  abbiamo intervistato in esclusiva un grande ex della maglia bianca come Gianni Di Staso, storica icona aquilotta, scesa in campo contro i marmiferi durante il campionato ’79-’80. Ha indossato la casacca ligure dal 1979 al 1983, con qualche parentesi a intervallare. 63 presenze, condite da 5 reti, lo rendono ancora oggi indimenticabile per molti tifosi, anche perché l’amore per le Aquile non si è spento anche dopo il ritiro. Non è solo rimasto nel nostro territorio, ma ha anche intrapreso un percorso da allenatore delle giovanili a Levanto. E, non da meno, ritrova spesso i vecchi compagni delle imprese in maglia Spezia La redazione di Spezia1906.com lo ha contattato per un’analisi a tuttotondo sulla squadra, che è partita molto bene in questo avvio di stagione, oltre che per parlare di un derby da lui molto sentito. 

Lo Spezia è partito bene in campionato, totalizzando 9 punti in cinque partite. Si aspettava un avvio così positivo?

No: anche se quella di D’Angelo è una buona squadra non pensavo assolutamente che potesse piazzarsi nei primi posti in queste prime giornate di campionato. Va sottolineato che il mister ha sotto controllo la situazione dall’inizio, perché si può dire che la campagna acquisti l’abbia gestita lui. Dopo lo spavento che ci siamo presi durante la passata stagione, ho sperato che lo Spezia non facesse soffrire troppo e che si piazzasse a metà classifica. Invece è partito bene ed è addirittura nei primi posti meritatamente. 

Secondo lei lo Spezia a quale campionato potrà ambire?

Penso che lo Spezia possa ambire ai play-off, sarebbe un ottimo risultato. L’anno scorso si è raggiunta una salvezza in extremis ma oggi si respira un bel clima: attenzione, però, perché bisogna volare bassi. La Serie B è un campionato molto lungo e imprevedibile. L’importante è prima di tutto mantenere la categoria e non soffrire come lo scorso anno. 

Cosa ne pensa del mercato? L’ha soddisfatta?

In estate sono arrivati acquisti mirati secondo le direttive dell’allenatore. Lo Spezia si è rinforzato in attacco, forse è mancato un difensore. Dei nuovi mi piace molto Soleri, che secondo me può arrivare in doppia cifra. Apprezzo anche che la società stia dando fiducia a Bertola: è molto migliorato, è più sicuro di sé e più veloce rispetto allo scorso anno. 

Lo Spezia ha segnato 6 dei 7 gol totali su palla inattiva grazie al contributo di Salvatore Esposito. Secondo lei è migliorato rispetto allo scorso anno?

Non può essere un caso, ne provano tanti in allenamento. Quando c’è da battere una punizione o un calcio d’angolo tutti quelli alti spingono in avanti senza paura, perché sanno che la palla verrà calciata bene e arriverà in area veloce. Esposito è molto migliorato rispetto allo scorso campionato, in cui invece era molto discontinuo: giocava bene alcune gare e altre male. Invece quest’anno ha in mano il centrocampo ed è veloce nelle giocate. 

Cosa pensa della conferma di D’Angelo?

È stata fondamentale, perché conosceva già la squadra che ha salvato e ha coordinato la campagna acquisti chiedendo i giocatori utili alla causa. Fa parecchi cambi durante le partite e quindi con una rosa più ampia può sorprendere con la formazione. Lo ritengo un bravo allenatore, che conosce bene le dinamiche della B. Ha saputo trasmettere grinta e carattere alla squadra che ora lotta fino alla fine senza arrendersi mai e provando sempre a vincere le partite. 

Lo sfortunato Sarr ha lasciato spazio a Gori fra i pali.

Secondo me ha giocato bene a Cremona, sul gol preso non ha colpe perché c’è stata una deviazione. 

Domenica arriverà Carrarese. Che partita si aspetta?

Essendo un derby è un match molto sentito e che manca da parecchio tempo. La Carrarese ha vinto i play-off lo scorso anno meritatamente, gioca bene, ha un elemento molto forte come Schiavi da cui passa tutto il gioco. Lo Spezia dovrà cercare di arginarlo perché è un giocatore estroso, crea molti assist e segna. Ma il tifo in casa si fa sentire e il supporto del pubblico saprà trascinare la squadra a dare il massimo. I tifosi tengono molto a questo derby. 

Lei ha giocato contro la Carrarese negli anni ’80. Cosa si porta dentro di quelle sfide?

Nel campionato 1979-’80 abbiamo vinto 2-1 in trasferta a Carrara con tanto di invasione di campo, quindi siamo rimasti per tre ore chiusi nello spogliatoio. Al ritorno tra le mura di casa abbiamo vinto di nuovo 2-1, grazie alle reti di Sellitri e Barbuti. Per me è stata una grande soddisfazione, perché sono stati proprio quei punti a permetterci di passare dalla C2 alla C1. A livello emotivo io quelle sfide le ho sentite parecchio anche perché ero molto giovane, avevo 19 anni ed era il mio primo anno in Serie C. È stata una delle prime volte in cui ho assaggiato il grande tifo degli spezzini, che hanno fatto delle maglie bianche una fede. 

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