Spezia-Carrarese è anche sfida nella sfida: D’Angelo, l’ormone, contro Calabro, il cittadino onorario. Inquadra così La Nazione l’incrocio fra due tecnici diversi ma molto determinati, l’uno artefice di una grande salvezza e l’altro di una storica promozione. Il pescarese ha fatto tanta gavetta dal 2010 in avanti dalla D alla C, passando poi in B con il Pisa e sfiorando anche la massima categoria con la finale play-off. Ma anche il tecnico apuano non è da meno: partito dall’Eccellenza ha scalato rapidamente le gerarchie con Carpi, Viterbese, Catanzaro e Francavilla, prima di centrare 13 risultati utili consecutivi a Carrara trovando la promozione in serie cadetta. C’è un solo precedente fra i due, ricorda il quotidiano: 19 marzo 2019, Coppa Italia, Viterbese-Pisa 3-2.
Quel precedente
Ma Calabro, rileva Il Secolo XIX, ha già dato più di un dispiacere anche allo Spezia: con il suo Carpi, infatti, vinse a gennaio 2018 grazie a Melchiorri, trionfando anche nella partita di andata al Picco grazie a Jerry Mbakogu. Spauracchio o meno resta una certezza: il tecnico della Carrarese non ha mai perso contro le Aquile. E pazienza se ieri ha fatto un po’ di pretattica.