Nicolò Bertola e un derby speciale. Cresciuto con i primi calci all’ombra delle Alpi Apuane, “adottato” da Spezia e dallo Spezia poi. Quello di domenica sarà per il difensore centrale un match dalle tinte forti: 14 anni di maglia bianca addosso, quasi tatuata, un senso di appartenenza forte. Nato marmifero, poi ha messo le ali verso il Golfo Dei Poeti.
Che storia
La vita calcistica di Bertola – ricorda Il Secolo XIX – inizia nel San Marco Avenza e a 7 anni lo chiama lo Spezia, cui è impossibile dire di no. La Primavera lo consacra a capitano dopo tutta la trafila, in cui ha scalato tutti i gradini del settore giovanile. Oggi è un punto fermo dei grandi, con l’esordio arrivato nella difficile partita contro il Lecce in Coppa Italia con Motta in panchina. Per il debutto in A, invece, fu ben più fortunata la gara di Udine cielo stesso anno diede la matematica salvezza. Poi la C a Montevarchi, in un’esperienza di crescita: oggi è un giocatore più attento e pronto, una certezza del reparto, anche in grado di segnare con record europei. Domenica chiuderà in piccolo cerchio e probabilmente gli batterà forte il cuore, di fronte agli occhi di tanti amici delle due fazioni.