30 Settembre 2024 - 14:44

Bastoni: “Spezia non è solo calcio. Il mio addio? Non ho rimpianti”

post

L’ex aquilotto e spezzino Simone Bastoni ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni del portale Gianlucadimarzio.com, in cui ha parlato a cuore aperto di tanti temi: la partenza per Cesena in estate, l’addio doloroso allo Spezia e le tante emozioni vissute, fino alla prossima nascita della prima figlia. Una lunga chiacchierata in cui ha fatto un punto essenziale sulla sua carriera e sugli obiettivi più o meno raggiunti.

Spezia non si dimentica

Sono convintissimo della scelta fatta – ribadisce – e l’ho capito dalla fiducia dimostrata dalla società. Lo stadio, la tifoseria sono eccezionali: ora penso solo al presente e non mi pongo limiti“. Insomma, prima il Cesena, poi si vedrà. Ma non si può dimenticare il suo Golfo dei Poeti e la sua terra, oltre alla squadra che lo ha fatto crescere fino ad arrivare alla Serie A: “Allo Spezia e alla Spezia ho dato tutto me stesso. Crescere nel settore giovanile del club della propria città arrivando fino là è un orgoglio enorme e difficile da spiegare. Nell’anno della promozione in A giocai pochissimo, facevo parte del gruppo” dice. Bastoni ricorda anche come in quella stagione erano arrivate proposte dalla C, decidendo di restare: “Dopo cinque partite Italiano mi ha messo titolare e mi sono sempre fatto trovare pronto senza precludermi nulla“. E poi le tante emozioni vissute in A, partendo dallo scambio della maglia con Dybala allo Stadium.

Legame indissolubile

Quindi un rimando al suo percorso, partito dal viaggio verso Siena solo diciottenne in Lega Pro in un’esperienza forgiante e in un tassello importante. Fino al 20 agosto 2020: “Fino alle cinque del mattino sul pullman scoperto lungo le vie della città, tornavamo in Serie A. C’erano tutte le persone più care, vederli così è stato magnifico“. Bastoni, poi non ha dubbi: “Sono sempre stato tifoso dello Spezia. Da piccoli ci portavano a fare i raccattapalle a bordocampo, ma soprattutto andavo in Curva, dove ho imparato la passione per quei colori bianco e nero“. Il ragazzo di Piana Battolla ricorda le lunghe giornate con Vignali, non solo in campo, con quella connessione unica: “Aspetti che rimangono“. Poi non nasconde anche momenti di tensione, forse fisiologici, fino all’approdo al Cesena, in cui si è sentito accolto come se fosse stato da sempre in quell’ambiente: “Giocare nella squadra della propria città è bellissimo, ma può diventare pesante. Il carico emotivo è raddoppiato e c’è sempre la sensazione di dover dimostrare qualcosa in più. Ma va bene così, ho bagnato quella maglia con tutto il sudore che avevo” racconta.

Nuova vita

Ma scendere in B non è un downgrade, anche se l’ultimo anno e mezzo è stato complicato. C’è stata la parentesi Empoli, con il gol al Sassuolopiù importante della mia carriera“, fino a quello che oggi non è un passo indietro. A novembre diventerà padre di una bambina, con tanto di esultanza ad hoc contro il Modena. 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *