Quattro gol, tutti pesanti, tutti da attaccante vero. E pure il primo posto nella classifica cannonieri di B in compagnia di un certo Coda, di un Thorstvedt da Serie A e dei rampanti Shpendi e Bonfanti. C’è anche e soprattutto Pio Esposito nel gran momento dello Spezia, che il giovane classe 2005 sta rispecchiando in pieno. Nel lavoro che fa per la squadra c’è tanto fisico, tanta densità in avanti e anche il classico “sentire la porta” che può fare grande un attaccante. In sole otto partite, Esposito ha eguagliato e superato il suo score dell’anno precedente, in cui mise a segno tre sigilli sempre con la maglia bianca.
Personalità
Di testa, di piede, Pio ha segnato con ogni fondamentale in queste prime gare, mostrando anche una personalità invidiabile. “Segno sempre nei derby” aveva affermato dopo la vittoria sulla Carrarese e anche con la Reggiana è stato di parola, firmando stavolta il gol che è valso vittoria e tre punti. E ora la Nazionale, quell’azzurro che lo sta piano piano consacrando: intanto gli Europei di categoria da conquistare, poi si vedrà. La testa è tutta lì, su una testa che pensa di giorno in giorno. Chi lo vede ogni giorno giura sul suo impegno invidiabile e su una consapevolezza crescente. Probabilmente, certe cose si sentono.
Presente, non futuro
Di certo c’è che Pio Esposito non sarà l’attaccante del prossimo Spezia, qualunque sia la categoria: al di là della formula del prestito dall’Inter (che comunque valorizzerà il giovane centravanti sulla scia di quanto visto l’anno scorso) è innegabile che se completerà una stagione su questi livelli si alzerà pure il tenore del suo palcoscenico. Altrettanto sicura, però, è stata la volontà del calciatore di vestire fortemente la maglia delle Aquile, anche in mezzo a tante altre offerte, come ribadito anche dopo la gara con la Reggiana. E allora, senza pensare al futuro, godiamoci un presente pieno di armonia e con un giocatore che può davvero esplodere in questa stagione. Così da scriverlo insieme ciò che verrà.
LE NOSTRE PAGELLE DEL MATCH
D’ANGELO: “FATTA LA GARA CHE CI SERVIVA. L’UMILTÀ PRIMA DI TUTTO”
Loading ...
