Una situazione quantomeno spiacevole quella con cui ha a che fare Marco Curto, difensore oggi al Cesena in prestito dal Como. La FIFA, infatti, con un provvedimento di queste ore ha sospeso per ben dieci giornate, poi ridotte a cinque, per comportamento inappropriato e razzista. Il difensore, inoltre, dovrà anche prestare servizio alla comunità con lavori sociali e sostenere corsi di formazione adeguati.
La ricostruzione
Per capire i motivi del provvedimento bisogna tornare allo scorso luglio, quando Curto era ancora al Como: durante un’amichevole contro il Wolverhampton a Marbella, il difensore avrebbe insultato il sudcoreano avversario Hee-Chan Hwang chiamandolo “Jackie Chan”. Dopo la partita, il club inglese ha presentato una protesta ufficiale alla UEFA. È stata poi la FIFA ad aprire un’istruttoria che ha portato poi alla sanzione. Queste le parole riportate da un portavoce dell’organo, riportate dal Corriere Dello Sport: “Il giocatore Marco Curto è stato ritenuto responsabile di un comportamento discriminatorio e sanzionato con una sospensione di 10 partite.La metà di queste partite è sospesa per un periodo di prova di 2 anni, e il giocatore dovrà prestare servizio alla comunità e sottoporsi a formazione ed educazione con un’organizzazione approvata dalla Fifa“. Nella giornata di oggi, inoltre, il Cesena ha emesso un comunicato ufficiale in cui confida la possibilità che Curto si mostri non punibile nei successivi gradi di giudizio. Il club ha annunciato ricorso contro il provvedimento della FIFA.
Il comunicato
Il Cesena FC, preso atto del provvedimento assunto in primo grado dalla Commissione Disciplinare FIFA riguardante il proprio tesserato Marco Curto, confida che il calciatore nei successivi gradi di giudizio potrà dimostrare la non punibilità della propria condotta. Il Club bianconero precisa, altresì, di essere completamente estraneo al procedimento disciplinare suddetto, essendone venuto a conoscenza soltanto in data 12 settembre 2024, alla chiusura delle indagini da parte della FIFA, e non avendo ricevuto prima di quella data alcuna informativa al riguardo da nessuna delle parti coinvolte. Il Cesena FC rigetta e condanna fermamente ogni forma di razzismo e/o discriminazione dentro e fuori dal campo di gioco, come testimoniano le numerose attività di responsabilità sociale che il Club ha avviato e continuerà ad avviare insieme ai propri tesserati, ai partner ed a tutta la comunità bianconera. Per questo motivo il Cesena FC si riserva di adire le vie legali ed agire nelle opportune sedi giudiziarie per tutelare la propria immagine e ribadire la propria estraneità ai fatti.