Questa mattina è stato sentito dagli investigatori della squadra mobile, l’allenatore dell’Inter Simone Inzaghi nell’ambito dell’inchiesta che ha azzerato i direttivi delle curve di Inter e Milan. Gli investigatori della Squadra mobile lo hanno convocato in questura per chiarire i rapporti con la Curva Nord e per riferire in merito alle pressioni ricevute dal capo ultrà ora in carcere, Marco Ferdico, che lo aveva contattato al cellulare per sbloccare la situazione relativa ai biglietti da riservare alla tifoseria organizzata per la finale di Champions del 2023 a Istanbul. La Curva pretendeva quasi il doppio dei tagliandi che il club era disposto a riservargli e alla fine è riuscita a ottenere il suo scopo: 1.500 biglietti. Nella telefonata l’allenatore assicura il suo intervento presso la società per esaudire la richiesta dei tifosi, preoccupato del fatto che potesse non esserci il sostegno della curva alla finale di Istanbul.
Richieste, non minacce
Secondo Gazzetta.it, il tecnico interista ha parlato poco meno di un’ora, rispondendo in maniera esauriente a tutte le domande poste. Dalle sue parole si evincono sì richieste da parte di Ferdico e della Curva per i biglietti della finale di Champions del 2023, ma senza mai minacce o intimidazioni. Fra domani e dopodomani toccherà al vicepresidente Zanetti.
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