11 Ottobre 2024 - 10:59

Simy vede lo Spezia: la sua vittima preferita in carriera

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Nwankwo Simy è un attaccante che Iervolino ha trovato nel parco giocatori della Salernitana, quando l’ha acquistata. Come scrive Il Mattino, l’ha ereditato, insieme al suo contratto, dalla gestione Lotito-Mezzaroma. A busta paga, al momento del passaggio di consegne, c’era e resta anche Colantuono, che a propria volta aveva ricevuto il calciatore in dote da Castori, sollevato dall’incarico. Era ottobre, siamo ad ottobre: l’esonero si consumò il 17, una data che tre anni dopo sarà un normale giovedì di preparazione alla partita contro lo Spezia. Di speciale, in questa storia, c’è proprio lo Spezia, prossima avversaria della Salernitana. In Liguria, tre anni fa, Simy segnò il suo primo gol in Serie A. Sembrava la fine dei sospiri, ma lo Spezia pareggiò e poi ribaltò. Castori ricevette la comunicazione del congedo nel suo buen retiro di Vietri sul Mare. Nel frattempo, la domenica successiva e con Colantuono allenatore, Simy segnò di nuovo. Esplose di gioia l’Arechi al 9’ ma non valeva: il passaggio col contagiri di Ribéry, che nel frattempo era diventato capitano, aveva liberato la giocata per l’attaccante che si era messo a slalomeggiare sul filo del fuorigioco. Anzi, no: era offside e l’urlo liberatorio si trasformò in un moto di delusione. Insomma il gol più bello di Nwankwo è solo nei ricordi dei tifosi ma non in archivio, è ancora da realizzare. Ma di sicuro quell’azione e quella giocata poi vanificate evidenziarono caratteristiche di Simy: è altissimo ma non è un ariete.

Le sue caratteristiche

Se viene servito sulla sagoma, Simy può controllare sotto la suola della scarpa di taglia extralarge, come farebbe un pivot di calcio a 5. A quel punto può smistare, cercando l’inserimento altrui. Lo ha già fatto, lo ha ripetuto a Palermo fornendo almeno due assist. Martusciello lo ha fatto uscire dalle ragnatele non tanto – o non solo – perché ha cambiato il proprio modo di interpretare la figura del centravanti. Dopo due gare trascorse da spettatore, lo ha richiamato in causa a Palermo perché ce n’era bisogno, dopo aver messo bene a fuoco che cosa siano in grado di dare, al momento, Wlodarczyk e Torregrossa. Lo ha spiegato bene anche l’allenatore della Salernitana: «Quando provi a fare scelte in virtù di giocatori che non conosci, come Torregrossa e Wlodarczyk, puoi rischiare. Sono andato, quindi, a ricercare su Simy. Lui è un ragazzo straordinario che mette anche la sua serietà a disposizione della squadra. Si è sempre creato un dialogo e confronto tra noi».

In vista dello Spezia

Stavolta nella griglia di partenza è in vantaggio sui compagni: contro lo Spezia, che è una delle squadre italiane alle quali ha fatto più gol in carriera (4), il nigeriano dovrebbe cominciare nell’undici base. Stavolta Torregrossa, che a Palermo è entrato al 40’ del secondo tempo, ma è stato parte integrante dei festeggiamenti, potrebbe essere utilizzato per uno spezzone più ampio. È alla continua ricerca della condizione migliore, ha bisogno di sbloccarsi, ma serve la scintilla. Il fuoco divampa, invece, nel cuore di Verde. È la sua partita, quella delle viscere e delle grandi emozioni. Affronterà per la prima volta lo Spezia con la maglia dalla Salernitana, sarà ex dopo quattro stagioni vissute da protagonista, disegnando anche parabole sorprendenti. Tradotto in numeri: una collana di 118 partite, 29 gol e 9 assist. Fu Meluso a portarlo a La Spezia, prelevandolo dall’Aek Atene. Ha giocato con Thiago Motta, ma prima con Italiano e dopo con Gotti e Semplici. Con D’Angelo, attuale allenatore dei liguri, ha un rapporto speciale, perché lo ha tolto dalla naftalina dopo le iniziali incomprensioni con Alvini. Adesso è della Salernitana, alla quale è passato in prestito con diritto di riscatto a 1.5 milioni, che diventa obbligo al verificarsi di determinate condizioni. Ma la Salernitana fin qui ha curato il mal d’attacco con tre giornate da imbattuta. La difesa ha trovato la propria solidità e quindi fa notizia – e ha messo pure un po’ in apprensione – il ritorno anticipato di Bronn dalla Nazionale tunisina. Lo staff medico lo ha preso in carico: si tratta di lieve affaticamento muscolare. La sosta di campionato e la partita ancora lontana dovrebbero consentirgli di scendere regolarmente in campo, il 19 ottobre, per fare coppia con Ferrari.

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