“Non ci sarà smantellamento della squadra che sta viaggiando nelle zone alte della classifica“. Una frase chiara e concisa da parte del DS dello Spezia Stefano Melissano, oggi intervistato da La Nazione in edicola, soprattutto in riferimento alle voci societarie di queste ore. “Dall’estate abbiamo ridotto del 20% il monte ingaggi, acquistando giocatori funzionali alle richieste dell’allenatore. Il percorso potrà portare all’autosostenibilità, riducendo il gap entrate-uscite” esordisce. E sul prossimo mercato invernale è molto diretto: “Faremo di tutto affinché il giocattolo resti intatto, terremo solo chi vorrà restare. Difficile migliorare questa squadra, a volte è opportuno anche non toccare gli equilibri. Da quando sono a capo dell’area tecnica il presidente Platek è sempre stato disponibile e ha dato l’ok per ciò che ho richiesto. Voci? Noi pensiamo a giocare, vogliamo isolare la squadra“.
Mosse
Il dirigente, poi, conferma la permanenza anche di Benvenuto e Giorgeschi, che hanno bisogno di valorizzazione e un percorso sulla scia di Candelari. Un altro dettaglio: quasi tutti i calciatori sono di proprietà, a parte Pio Esposito. “Per Aurelio abbiamo un diritto di acquisto, come per Degli Innocenti, mentre per Gori c’è un’opzione” spiega Melissano. E intanto c’è un D’Angelo che è entrato nella storia: “Con lui ho un rapporto stupendo, è eccezionale per valori tecnici e morali. Ha tre anni di contratto e andiamo avanti sulla nostra idea“.
Gruppo forte
Quindi, il DS passa al campo, con lo Spezia terzo in classifica e imbattuto: “I risultati sono dalla nostra, abbiamo un gruppo forte e un’unità di intenti che ci fa superare le difficoltà. Mi interessa che la squadra abbia senso di appartenenza in ogni partita, poi è chiaro che una sconfitta potrà esserci. Veniamo dalle sofferenze dello scorso anno e quindi il nostro obiettivo resta la salvezza, poi vedremo” dice. Poi la chiosa: “Il Picco è sempre stato con noi, sempre. Quest’anno c’è un entusiasmo incredibile e la nostra gente ci spinge tantissimo. Io a Spezia mi sento a casa, grazie a Meluso, Pecini e Macia che hanno permesso tutto questo“.
BERTOLA E I RINNOVI >>>>>>>>> LA SECONDA PARTE DELL’INTERVISTA A MELISSANO