È uno dei punti forti dell’attacco di Luca D’Angelo e dopo due reti già siglate in campionato adesso ha voglia di togliersi ulteriori soddisfazioni. Edoardo Soleri è abituato a emozioni forti, visto che a soli tre mesi è emigrato prima in Argentina e poi in Brasile, tornando in Italia soltanto a 8 anni. Lo racconta questa mattina a La Nazione, spiegando come di quel periodo si porti dentro soprattutto la conoscenza delle lingue spagnolo e portoghese, in una famiglia che lo ha sempre sostenuto nelle scelte fatte. Soleri si gode il momento da calciatore professionista, svelando anche una passione per il tennis, oltre al padel e alla tv. Oggi è però il calcio la sua fonte primaria e lavora tanto per migliorare: “L’aspetto mentale è quello che fa la differenza, ho avuto momenti alti e bassi ma non bisogna mai perdere la fiducia. È sempre importante rialzarsi” spiega.
Bentornato
Oggi, Soleri è alla sua seconda esperienza in maglia bianca e Spezia è diventata per lui una seconda casa: “A San Paolo ho iniziato a giocare, a Roma sono nato, a Palermo ho passato tre anni importanti vincendo un campionato mentre in Liguria ho fatto la mia prima esperienza. Ora è il momento di chiudere il cerchio mostrando quanto valgo” la sua certezza. Il match – molto speciale – con il Palermo è alle porte, ma prima il Südtirol: “Sono molto concentrato sulla partita di domenica, poi sarà bello ritrovare amici ed ex compagni. Se al Barbera dovessi segnare non esulterei“. Il presente, ovviamente, si chiama Spezia almeno fino al 2027: “Ho sentito subito grande fiducia e ho trovato un gruppo con sani principi. Penso sia questo il segreto, ora cercheremo di fare di tutto per battere il Südtirol. Ho già anche segnato conto di loro” spiega.
Obiettivi
Soleri resta con i piedi per terra, anche in relazione alle parole di Pio Esposito dopo l’Under 21: “Il nostro obiettivo resta la salvezza, una volta raggiunto non costerà nulla sognare. Sarebbe stupendo conquistare la Serie A, è il mio sogno e quello di una città intera” dice. E intanto il Picco è pronto a vestirsi di nuovo a festa: “È migliorato tanto rispetto al 2017, sta diventando moderno e affascinante. Giocare senza la Ferrovia non è il massimo, con una tifoseria così calda in casa abbiamo sempre qualcosa in più” chiude.