L’edizione odierna de La Gazzetta Dello Sport dedica un approfondimento alla Serie B e alla leadership di Sassuolo o Spezia, ora prima e seconda della classe. La rosea spiega come la squadra perfetta oggi sarebbe quella con la difesa aquilotta e con l’attacco dei neroverdi. 29 le reti della squadra di Grosso, oltre 2 a partita, mentre 8 sono quelle subite dai bianchi, 6 partite soltanto prendendo gol.
Sassuolo grandi firme
I due tecnici si danno battaglia sul campo, con il Pisa come rivale più che temibile che ha calato leggermente il rendimento nelle ultime uscite. Nonostante questo, vietato sottovalutare Pippo Inzaghi e i suoi. Ma i numeri che il Sassuolo fa registrare sono impressionanti: già tre volte ha segnato almeno quattro reti, una squadra esaltata dal 4-3-3 con tantissime alternative, con Laurienté e Thorstvedt a quota 6 a testa. Pierini, Mulattieri, Moro e Volpato sono tutte valide pedine, senza contare Berardi.
Blindata
Lo Spezia ha invece mostrato una difesa granitica: non prendere gol significa non perdere. Dopo le ultime cinque partite stagionali che hanno permesso la salvezza, ora ne sono arrivate quattordici senza macchia. A colpire – si legge – è la solidità che lo Spezia mette in campo, alzando muri davanti al portiere grazie al filtro anche del centrocampo. Oltre ai centimetri e al fisico spicca la capacità di tenere lontani i pericoli: Sarr e Gori hanno dovuto chinarsi a raccogliere i palloni in rete soltanto 6 volte, incassando più di un gol soltanto a Pisa e con la Carrarese. Poi, sempre tutto liscio, compresa la gara del Mapei. Meglio il miglior attacco o la miglior difesa? L’anno scorso il Venezia con 69 gol vinse la prima, la Cremonese battuta in finale (32) la seconda. Ma una risposta non c’è.